La cifra esatta è 53: della situazione di 53 obiettivi eccezionali, provenienti da tutto il mondo, si discute in questi giorni nella capitale dell’Arabia Saudita.
Tra questi ci sono molti templi situati in una fitta foresta, a 80 km da Angkor, nel nord della Cambogia.
La Tunisia ha chiesto che Djerba sia inclusa nella lista del patrimonio mondiale, un’isola nota per le sue spiagge del Mediterraneo ma molto visitata dai turisti.
La Turchia spera che l’UNESCO protegga le sue moschee medievali.
Da parte sua, la Francia spera di ottenere il riconoscimento universale per un tempio romano situato nel sud del paese, a Nîmes, alla Maison Carrée. È monumento storico dal 1840.
Nel 1824, la Maison Carrée fu trasformata in museo archeologico e servì, come oggi, come sala espositiva.
La Maison Carrée è uno dei templi romani meglio conservati e ha ispirato la chiesa neoclassica Madeleine da Parigi.
A Riad il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO darà priorità agli obiettivi ritenuti a rischio. È il caso della famosa Piazza San Marco a Venezia. Lazare Assomo è il direttore del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: Per Piazza San Marco a Venezia gli esperti hanno esaminato la situazione e hanno riscontrato che qui c’è pericolo per l’innalzamento delle acque, ma anche problemi per l’eccessiva affluenza in piazza. C’è “semplicemente troppi turisti. Poi anche questo” solleva la questione dello sviluppo di questo spazio.”
L’istituzione spera poi di riuscire a proteggere gli spazi colpiti dalla guerra, come nel caso di alcune città ucraine: Odessa e Kiev.
Il Comitato del Patrimonio Mondiale prenderà una decisione il 25 settembre.
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