Al ministro della Sanità Alexandru Rafila è stato chiesto dell’opportunità di una legislazione sui parti in casa in Romania, dopo diversi casi simili nella contea di Neamţ.
Alexandru Rafila ha detto giovedì che quanto accaduto alla donna della contea di Neamţ, che ha scelto di partorire in casa con l’aiuto di un’ostetrica ed è morta, non è giusto dal punto di vista legale.
“Certo che stiamo discutendo di una questione piuttosto complessa, qui stiamo discutendo un’opzione di una persona che, invece di andare al sistema sanitario pubblico, ha deciso di partorire in casa.
L’esercizio del diritto alla libera professione da parte degli assistenti sanitari, delle ostetriche, dei medici avviene nelle strutture sanitarie o, se del caso, quando ci sono situazioni di attività di medicina d’urgenza, può essere svolto, ovviamente, a casa, ma non non intendo alla nascita. Penso che sia molto chiaro. Quindi una situazione spiacevole.
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Vedremo se riusciremo ad adeguare la normativa in modo che le disposizioni siano più chiare, ma evidentemente quanto accaduto lì non è giusto dal punto di vista legale e non esiste alcun tipo di atto normativo che specifichi tale possibilità”, ha spiegato Rafila, al Palazzo del Parlamento.
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