Le stime sull’aspettativa di vita sono uno strumento fondamentale per comprendere il livello di benessere di una società, e per i decisori politici sono essenziali per il processo decisionale, scrive Euronews Italia, secondo Rador.
La Francia, ad esempio, si trova di fronte alla sfida dell’allungamento dell’aspettativa di vita e della pressione di questo fenomeno sul sistema previdenziale. Per far fronte a questo, il governo francese ha approvato – tra proteste diffuse – una serie di riforme volte ad aumentare l’età pensionabile e incoraggiare le persone a lavorare più a lungo. Ma la nazione transalpina non è l’unica ad avere una popolazione che invecchia, e nemmeno quella dove si vive più a lungo. Anche se, da diversi decenni, in tutto il territorio dell’Unione Europea, l’indicatore della speranza di vita è in aumento.
Chi vive più a lungo in Europa?
Nel 2021, l’aspettativa di vita media alla nascita nei paesi dell’UE era di 80,1 anni. Un dato in lieve calo rispetto agli anni 2020 e 2019, probabilmente a causa del forte aumento della mortalità durante la pandemia, come dimostrano i dati di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue. Infatti, nel 2019, l’aspettativa di vita alla nascita aveva raggiunto il massimo storico di 81,3 anni, per poi tornare a 80,4 nel 2020.
Nonostante piccoli momenti di stasi – dai quali probabilmente ci riprenderemo presto – dall’inizio degli anni 2000, la linea della longevità nell’UE ha avuto un costante trend al rialzo: le statistiche ufficiali indicano che l’aspettativa di vita è aumentata, in media, di oltre due anni per decennio dagli anni ’60.
In generale, in tutti i Paesi membri le donne vivono più a lungo degli uomini (82,9 anni, rispetto ai 77,2 anni del 2021), ma in alcuni Paesi – e anche in alcune regioni – gli uomini vivono più a lungo. Allo stesso tempo, non tutte le nazioni hanno visto negli anni gli stessi progressi – o battute d’arresto in alcuni casi particolari – in termini di aspettativa di vita.
Il Paese con la più alta aspettativa di vita alla nascita è la Spagna, con una media di 83,3 anni, seguita da Svezia (83,1 anni), Lussemburgo e Italia (82,7 anni ciascuno). Al polo opposto ci sono gli abitanti di Bulgaria, Romania e Lettonia, con un’aspettativa di vita rispettivamente di 71,4 anni, 72,8 anni e 73,1 anni.
Queste differenze tra i paesi sono interessanti, ma lo sono ancora di più i confronti tra le diverse regioni nei paesi che ottengono un punteggio superiore alla media nella scala della longevità. In Spagna, ad esempio, i nativi dell’Andalusia dovrebbero vivere fino a circa 81,7 anni, mentre i residenti della capitale, Madrid, possono aspettarsi di raggiungere gli 85,4 anni: più di quattro anni in più.
Andamenti simili si osservano in Italia, dove gli abitanti della Sicilia hanno un’aspettativa di vita di circa 81,3 anni, e quelli del nord, nella regione del Trentino Alto Adige, possono raggiungere gli 84,2 anni: un divario di quasi tre anni.
Quali paesi hanno migliorato maggiormente l’aspettativa di vita alla nascita?
I cittadini estoni hanno allungato maggiormente la loro longevità, guadagnando ben 6,1 anni di aspettativa di vita tra il 2000 e il 2021, seguiti da irlandesi (+5,8), lussemburghesi (+4,7), danesi (+4,6) e sloveni (+4,5) .
In Bulgaria, invece, si muore prima di vent’anni fa: nel 2021 la speranza di vita alla nascita è stata inferiore di 0,2 anni rispetto al 2000. Secondo il rapporto sulla salute della Commissione Unione Europea, questa inversione è dovuta a diversi fattori, tra cui un sistema sanitario in difficoltà e tassi di mortalità per ictus più elevati rispetto alla maggior parte dei paesi dell’UE.
Speranza di vita in buona salute: il parametro più importante?
La speranza di vita in buona salute alla nascita è un altro importante indicatore dello stato di salute della nostra popolazione, rappresentando forse la misura più importante, in quanto ci permette di capire se vivremo i nostri ultimi anni in buona salute. Nel 2020, il numero medio di anni di vita in buona salute alla nascita nell’UE era di 64,5 anni per le donne e 63,5 anni per gli uomini, ma i dati hanno mostrato una tendenza positiva, aumentando di 2,6 anni tra il 2011 e il 2020, raggiungendo i 64 anni. .
La Svezia è il paese con la popolazione più sana dell’UE (le donne vivono in media 72,7 anni in buona salute e gli uomini 72,8 anni). Gli svedesi sono seguiti dagli italiani e dai maltesi, gli abitanti della nazione insulare possono vivere in salute 70,7 e 70,2 anni, mentre gli italiani possono accontentarsi di 68,7 anni in salute per le donne e 67,2 anni per gli uomini (dati relativi alle persone senza disabilità ).
È interessante notare che la Danimarca, nonostante la sua posizione nella scala della longevità, rimane molto indietro nella categoria degli anni in buona salute, con le donne che vivono 57,7 anni in buona salute e gli uomini 58,1 anni. La Lettonia, invece, è il Paese con il minor numero di anni di vita in buona salute per donne e uomini: rispettivamente 54,3 e 52,6.
Perché l’aspettativa di vita sta migliorando?
Viviamo più a lungo – e più sani – grazie a una serie di fattori, il più importante dei quali, secondo Eurostat, è la riduzione della mortalità infantile, definita come la morte di un bambino prima del suo primo anno di età.
La possibilità che un neonato sopravviva all’infanzia è aumentata dal 50% al 96% in tutto il mondo. Tra il 2011 e il 2021, il tasso di mortalità infantile nell’UE è sceso da 3,8 decessi per 1.000 nati a 3,2 decessi per 1.000 nati. Estendendo l’analisi agli ultimi 20 anni, il tasso di mortalità infantile si è quasi dimezzato (6,2 morti ogni 1.000 nel 1999).
Nel 2021, i tassi di mortalità infantile più elevati nell’UE sono stati registrati in Bulgaria (5,6 decessi per 1.000 nati) e Romania (5,2 decessi per 1.000 nati), mentre i più bassi sono stati registrati in Finlandia, Slovenia e Svezia (tutti 1,8 decessi per 1.000 nati) nascite). ).
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