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Proteste su larga scala in Italia contro la mascolinità tossica e la violenza contro le donne, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la pandemia ombra. E in Romania il fenomeno è in crescita. 80mila vittime nei primi 9 mesi dell’anno, ha reso noto la polizia. La situazione è drammatica in tutta l’Unione Europea: ogni 24 ore almeno due donne muoiono per mano del partner o di un familiare e diverse migliaia vengono picchiate.
Dalla redazione dell’Observer il 27.11.2023, 11:38
Migliaia di italiani sono scesi nelle strade delle principali città per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Gli organizzatori delle manifestazioni annunciano una rivoluzione sociale attraverso la quale vogliono cambiare l’atteggiamento degli uomini. A Roma, nei pressi del Colosseo, il traffico è stato bloccato da manifestanti simbolicamente vestiti con abiti macchiati di vernice rossa. Su di essi erano scritti i nomi delle donne uccise in giovane età a causa della violenza. 50.000 persone hanno gridato la loro indignazione.
“Senza un’educazione che parta dai genitori, ma anche dalla scuola e dalla società, è impossibile raggiungere un risultato”.
Gli italiani chiedono alle autorità sistemi efficaci di protezione e assistenza per le vittime di violenza. Le statistiche della penisola sono spaventose. Dall’inizio dell’anno sono state uccise 103 donne, di cui cinque provenienti dalla Romania e dalla Repubblica Moldova. E il numero delle vittime aumenta ogni anno.
La preoccupazione italiana si è trasformata in rabbia la scorsa settimana quando una donna di 22 anni è stata trovata morta in un lago vicino a Venezia, avvolta in sacchi della spazzatura. Il suo corpo portava i segni di un brutale omicidio. È stata vista l’ultima volta in un centro commerciale con il suo ragazzo, mentre cercava il suo vestito per la laurea. Ne sarebbe poi nata una discussione causata dal giovane geloso. È anche lui il principale sospettato: è stato arrestato in Germania mentre fuggiva dalla polizia.
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