Prostitute rumene sfruttate in Italia. Uno di loro è stato abbandonato per strada dall’agenzia di collocamento | Il rotaliano


Due persone residenti a Varese, in Lombardia, di un’agenzia di selezione e collocamento per personale domestico, sono accusate di intermediazione illecita e associazione per delinquere in un processo che si sta svolgendo davanti al tribunale locale.

Contributi non pagati, lavoro senza giorni di riposo, salari insufficienti e divieto assoluto di chiedere spiegazioni. Pena, esclusione dalla “cooperativa” e perdita implicita del posto di lavoro. Queste sono le condizioni peggiori di cui si lamentano i caregiver.

Circa 30 hanno lavorato con questa agenzia (gli italiani chiamano queste agenzie “cooperative”). Tre delle donne si sono costituite parti civili nel processo, informano luinonotizie.it.

Diverse testimonianze sono già state ascoltate dal giudice nel dibattito relativo alle condizioni di lavoro delle badanti e alla collaborazione con l’agenzia.

Di recente, un avvocato rumeno ha testimoniato in tribunale e ha raccontato come in passato, quando lei era solo un praticante avvocato, alcune badanti, sue connazionali, le chiedessero aiuto dicendo di essere state sfruttate dall’agenzia che le aveva trovate per il lavoro.

L’avvocato rumeno ha raccontato di come un giorno sia stata contattata dal fratello di una delle infermiere che le ha detto che sua sorella era stata portata in ospedale per una crisi epilettica.

“La cameriera si è ammalata sul lavoro e la persona che stava aiutando pensava che fosse ubriaca e ha chiamato l’agenzia”, ​​ha spiegato l’avvocato.

Secondo lei, un dipendente dell’agenzia, attualmente imputato in questo caso, si è recato sul posto e ha portato la badante fuori casa, facendola salire in macchina e dicendo, tra gli altri insulti, che l’agenzia (“cooperativa”) non ha più bisogno di lei e che la porterà all’aeroporto.

Tuttavia, Badanta è stata lasciata per strada vicino a una fermata dell’autobus, dove è stata poi spogliata dei suoi averi. È stata aiutata da una donna che ha chiamato la polizia e poi portata in ospedale.

“Molte di queste badanti volevano citare in giudizio questa agenzia, ma non avevano i soldi per pagare l’assistenza legale e io non avevo ancora la licenza per esercitare. Li ho poi aiutati a sporgere denuncia all’ispettorato del lavoro”, ha aggiunto l’avvocato romeno davanti al giudice del tribunale di Varese.

In Italia il problema del lavoro sommerso e dello sfruttamento delle badanti anziane è un problema noto da anni. Secondo i rapporti, molti cittadini stranieri, soprattutto donne, lavorano senza contratto in questo settore lavorativo e sono spesso soggetti a cattive condizioni di lavoro.

Le badanti sono spesso impiegate da agenzie intermediarie, che le collocano nelle case delle persone bisognose di cure. Questi intermediari sono stati spesso accusati di sfruttare questi lavoratori, pagando loro salari bassi e approfittando della loro mancanza di conoscenza legale per privarli dei loro diritti e mettere in pericolo la loro salute.

Selene Blasi

"Studente. Appassionato fanatico dell'alcol. Professionista televisivo. Pioniere di Twitter. Risolutore di problemi."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *