Una persona è morta e altre 57 sono rimaste gravemente ferite in seguito a diverse esplosioni avvenute sabato sera in una stazione di GPL situata a Crevedia, nella contea di Dâmboviţa. Nell’ambiente online hanno cominciato ad apparire sempre più reazioni, tracciando parallelismi con l’evento Colectiv. Alexandra Furnea ha fatto appello alle autorità.
Tra i feriti dopo l’esplosione di Crevedia ci sono 39 vigili del fuoco. 10 persone sono in gravi condizioni. Evacuati tremila residenti in un raggio di 800 metri.
Alexandra Furnea, sopravvissuta all’incendio del Colectiv, chiede alle autorità di trasferire le persone bruciate all’estero.
“Non pensate nemmeno per un momento che ora abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Non è così. Gli ospedali sono ancora impreparati e continuano a uccidere. Care autorità, stimati ministri, date agli ustionati di Crevedia la possibilità che ci è stata negata. Non fatelo. Lasciate che muoiano anche loro, per nascondere le debolezze del sistema sanitario corrotto e per proteggere le vostre posizioni. Trasferiteli all’estero adesso, non tra una settimana. Chiedete, se necessario, dei posti. Pregate che accolgano i nostri feriti. Dimostrate che la Romania ha imparato qualcosa da Colectiv”, è il messaggio pubblicato su un social network.
Alessandra Furnea ha scritto un libro – “Jurnalul lui 66. Noaptea care am ars” sulla tragedia del Colectiv.
È stato attivato Meccanismo europeo di protezione civile per il trasferimento dei feriti all’estero, e i primi pazienti sono già stati trasferiti in Belgio e Italia, secondo le dichiarazioni del primo ministro Marcel Ciolacu.
FOTO: facebook.com/europolromania, Traffic Info 24, Alexandra Furnea
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