PRO TV – Il processo a Mario Iorgulescu è finito. Cosa hanno deciso i magistrati

I giudici della Corte d’appello di Bucarest hanno annunciato l’archiviazione del procedimento nel caso in cui Mario Iorgulescu è stato condannato, in primo grado, a 15 anni e 8 mesi di carcere, dopo il terribile incidente del 2019. Il figlio di Gino Iorgulescu, presidente della Professional Football League, si è messo al volante ubriaco e drogato e ha ucciso un uomo di 24 anni.

Mario Iorgulescu è il figlio di Gino Iorgulescu, presidente della Lega calcio professionistica, che l’8 settembre 2019 ha ucciso un uomo di 24 anni dopo aver guidato sotto l’effetto di alcol e droghe. Subito dopo il tragico incidente, è stato trasportato dalla Romania all’Italia utilizzando un aereo privato e poi ricoverato in una clinica privata.

In primo grado, dopo l’incidente, Mario Iorgulescu è stato condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione, pena che finora non gli è stata applicata. Tuttavia, durante l’ultimo processo svoltosi il 12 settembre 2023, i genitori di Mario hanno chiesto ai pubblici ministeri di modificare la qualifica giuridica per la quale Mario Iorgulescu è processato, da omicidio a omicidio colposo. La richiesta è stata respinta.


I magistrati hanno annunciato che pronunceranno la sentenza definitiva su questo caso l’11 ottobre.


La sera dell’8 settembre 2019, Mario Iorgulescu ha partecipato a una festa organizzata dalla famiglia di un amico nel villaggio di Gulia, comune di Tărtăşeşti, dove ha consumato alcol. Ad un certo punto ha scoperto che la sua ex ragazza, con la quale si era appena rotto, era in una discoteca nel parco Herăstrău. Testimoni dicono che litigava continuamente al telefono con la sua ex fidanzata, era nervoso e urlava, ma aveva promesso all’ospite che non avrebbe guidato nelle sue condizioni.


Al termine della festa, intorno alle 2,50, in un impeto di gelosia e in stato di rabbia, con un tasso di alcol nel sangue di 1,96 g/l ed essendo sotto l’effetto di cocaina, salì sulla sua auto, Aston Martin modella DBS e parte per la Capitale.


È entrato a Bucarest attraverso Chitila, viaggiando ad una velocità compresa tra 140 km/h e 164 km/h (momenti catturati dalle videocamere lungo il percorso), all’incrocio tra l’autostrada Chitilei e la via Teodor Neagoe, ha attraversato il semaforo rosso ad alta velocità . 145 km/h, dopodiché ha accelerato fino a 162 km/h quando ha superato un altro veicolo che viaggiava a bassa velocità sulla corsia I. Quindi ha guidato l’auto su un marciapiede, premendo il pedale dell’acceleratore alla massima accelerazione, è entrato nella corsia opposta. direzione, dove si è scontrato frontalmente, alla velocità di 143 km/h, con un’auto guidata da un uomo, che è morto sul colpo.


Un testimone dell’incidente ha raccontato alla corte delle scene raccapriccianti avvenute sul luogo dell’incidente, il conducente dell’altra vettura è stato trovato gettato a terra, rileva Notizie TV PRO.

Fonte foto: Mario Iorgulescu/Facebook

Mirella Giovinco

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