Prezzi più bassi, ma con più comfort e tecnologia / “Non abbiamo bisogno di lavoratori stagionali”

L’Homie Hotel di Rimini, resort sul mare Adriatico vicino a San Marino, apre i battenti con le sue 41 camere, ma ha un solo addetto alla reception. I servizi di pulizia e ristorazione vengono esternalizzati, in quello che sembra essere il futuro del settore HORECA, afferma Corriere della Sera.

Mentre ti dirigi verso l’hotel, scopri via sms che la chiave della camera si attiverà a 200 metri dall’ingresso. È un esempio di tecnologia applicata dall’Horeca (Hotel, Restaurant e Café), sbarcato sulla riviera rumena all’Homie Hotel, inaugurato il 22 maggio nel cuore del “salotto buono” della città, Marina Centro, in pochi passi dal nuovo belvedere di Piazzale Kennedy.

L’hotel è gestito dalla catena Lindbergh Hotels ed è già stato soprannominato “l’hotel senza personale”. E questo in parte è vero anche se, fino a prova contraria, in albergo è sempre presente una persona alla reception. È certamente corretto parlare di “albergo senza stagionali” per contestualizzare l’apertura di questo nuovo albergo a Rimini, dove alle porte dell’estate alle porte si gioca l’annoso dibattito sulla mancanza di lavoratori “estivi”, come è successo negli ultimi dieci anni.

All’Homie non c’è cucina – anche se questa non è più una novità nel settore alberghiero – e quindi nemmeno chef o cameriere. Non ci sono nemmeno gli addetti alle pulizie, che vengono forniti ovviamente nelle 41 camere di cui dispone l’hotel, ma grazie a contratti con ditte esterne specializzate.

La colazione è garantita per chi ne fa richiesta grazie ad una convenzione con una vicina panetteria che consegna i box in hotel per gli ospiti.

Nelle camere – insonorizzate – i televisori sono dotati di abbonamenti pay TV, nelle aree comuni ci sono spazi di co-living e co-working aperti non solo agli ospiti che pernottano, ma anche alla gente comune, e il caffè è il “marchio” di Starbucks .

Per i proprietari non si tratta di essere pionieri, ma di clienti: investire in comfort, ridimensionare e trovare i clienti giusti.

“Un albergo con personale ridotto è stato per noi un traguardo e non una premessa – spiega Marco Filippetti, vicepresidente di Lindbergh Hotels – perché vogliamo attrarre giovani turisti e giovani coppie che cercano un albergo dove soggiornare con il massimo comfort : massima qualità in termini di camere, letti matrimoniali Una clientela esigente da questo punto di vista, intelligente e che non necessita di servizi mirati in termini di front office o di supporto del personale”, aggiunge. .

La catena gestisce otto hotel in Italia, due dei quali sono di proprietà di Homie. E si tratta per la maggior parte di hotel di lusso, che all’Homie di Rimini vengono proposti in formula “unstaeded” e quindi più convenienti.

«Abbiamo due unità a Pesaro, tre in Sicilia, un albergo a Perugia e uno a Marina di Butera. Parliamo di alberghi a quattro e cinque stelle superior», spiega Marco Filippetti.

Guarda le produzioni video di G4Media qui sotto:

Nerio Baroffio

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