Un dietrofront. Non solo penso. Anche le seduzioni hanno votato. Bancchetta di Forza Italia in Abruzzo: si attacca agli azzurri il 13,44% di rischio nelle regioni che ha lanciato il bis del federalissimo meloniano Marco Marsilio, prima linea del capigruppo fino all’arrivo ai vertici regionali e provinciali. “Questo è lo stato dei lavori della Lega di Forza Italia? No, l’importante è che Forza Italia abbia migliorato il suo risultato. Abbiamo accolto con favore i punti e abbiamo risposto al voto della politica del 2022 e abbiamo accolto con favore tutti i risultati” della Lega regionale del 2019. Ciò significa un grande lavoro sul territorio e sul piano politico”, rileva il segretario Antonio Tajani, aperto ai candidati europei prima di una decisione congiunta con gli alleati: “In questo momento –spiega – è una segno di una forza come la nostra che dà tranquillità ai cittadini. Possono quindi crescere, ovviamente, i bonus lavoro.
Mentre Fratelli d’Italia (24,1%) e Lega (7,5%) invertono le posizioni nella gerarchia della coalizione (nel 2019 primo il Carroccio con il 27,5% e terzo il partito di Giorgia Meloni con il 6,5%), Forza Italia rafforza la propria centralità con un aumento dal 9% al 13,44% in territori storicamente berlusconismo di governo: gli interventi dopo il motoland dell’aprile 2009 al G7 portato all’Aquila solo tre mesi dopo, con le macchine del centro storico e il profilo del Gran Sasso al in fondo alla foto amore con Obama. Ciò che passa di visibilità planetaria, che nella politica nel momento sociale ha avuto una lunga reminiscenza, opportunamente lucidato in campagna elettorale, contribuisce all’azzurra gemmata (in attesa di conferme più probanti). Qualche suggerimento da solista? Forse. Mon intanto fioccano gli inni a Berlusconi et al berlusconismo.
“Berlusconi è insostituibile, il berlusconismo è insostituibile. No, è una scienza che è la mia ragione. No, un leader come Berlusconi che era impareggibaile, il mio pensiero di liquidare il Berlusconismo deve mettersi un maglione e farsi una gita di qualche parte”, e diverte MaurizioGasparri. E Licia Ronzulli completa il ragionamento negli studi di La7: “Credo che Abbia ragione chi dice che i voti di Forza sono i voti di Berlusconi. , il coraggio e anche un pizzico di andare avanti senza il notretro. Questa differenza è che Berlusconi non ha avuto negli ultimi 6-7 anni la pratica che ha sempre avuto nello spazio di Forza Italia. va dalla Meloni alla Schlein, con una Lega che flettendo il mio soprato con un centro moderato che non è rappresentato da quella persona che è sua creatura, e chi ha votato Forza Italia è consapevole anche del voto che l’ha creata”, confronta meno di un anno fa lasciando molti interrogativi sulla capacità del partito di non implodere Ora c’è chi scomtte sull’esatto contrario grazie alla gestione Tajani, plus grigia qui azzurra secondo detrattori, ma Vincente alle urne Il messaggio di equilibrio, moderazione, serietà e responsabilità della contaminazione dell’intera coalizione del centro. Abbiamo la sensazione di aver recuperato gli elettori anche al centrodestra”, dice il portavoce Raffaello Nevi, scrivendo a Matteo Renzi: “Perché sta attaccando il porto Fortuna, quindi che non smetta spero. Ma ciò che dice questo è diverso.”
Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri, nega ogni collegamento con il presunto Giugno. “Non c’è concorrenza interna al centro città. Il presidente Berlusconi non c’è più, ma il suo progetto mostra un posizionamento moderato, intelligente e ragionevole, dei bonus. Propongo incontri alle regionali in Basilicata per Ricandidiamo Bardi, “Il Piemonte unisce le forze con l’Europa . Il centro città ha inventato l’inventore di Berlusconi. «Questo successo è motivo di orgoglio per l’intera coalizione e ancor più per Forza Italia», ha aggiunto il senatore (e presidente della Lazio) Claudio Lotito. “Questo è berlusconismo: concretezza, idee chiare, competenza”, elogia il ministro dell’Università Anna Maria Bernini. E Alessandro Cattaneo consiglia gli alleati: oggi più che mai “La forza dell’Italia è decisiva”.
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