polemiche sull'”ingerenza” russa nelle elezioni – Evento del giorno

Italia, sotto la guida del Primo Ministro Mario Draghi, ha finora sostenuto senza riserve l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, fornendole armi e aiuti umanitari. Una posizione che potrebbe cambiare se salisse al potere la coalizione di forze di destra, più russofila e favorita nei sondaggi, scrive Il Belgio libero.

“Interferenza russa”, denunciata giovedì in prima pagina al quotidiano di sinistra “La Repubblica”. “Mosca, confonditi elezionititola il quotidiano “Il Messaggero”, mentre “Il Corriere della Sera” afferma che “la Russia sconvolge le elezioni italiane”.

In un lungo post giovedì su Telegram, Dmitrij Medvedev ha scritto: “Vorremmo vedere i cittadini europei non solo indignarsi per le azioni dei loro governi (…) ma anche ritenerli responsabili e punirli per la loro ovvia stupidità. “Allora agite, vicini europei! Non tacere! Ritienili responsabili!” ha continuato.

Queste osservazioni hanno provocato l’indignazione del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha denunciato “l’ingerenza russa nelle elezioni italiane”. “I partiti italiani dovrebbero reagire all’unisono, ma (leader del Movimento 5 Stelle ed ex presidente del Consiglio Giuseppe) Conte e (leader della Lega di estrema destra Matteo) Salvini tacciono”, ha aggiunto.

Secondo il leader del Pd (PD, sinistra) Enrico Letta, Mosca sta cercando di “cambiare la posizione della politica estera italiana che fin dall’inizio è stata molto chiara con Ue e Nato”, ha detto, denunciando di giovedì. “Dobbiamo riconfermare questa scelta. È chiaro che ad essa faranno riferimento anche le elezioni del 25 settembre”.

Ha anche chiesto alla Lega di denunciare il patto firmato con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.

Matteo Salvini, che aveva programmato di andare a Mosca dopo l’inizio dell’invasione russa, dopo la quale ha rinunciato, venerdì si è difeso: “Sono anni che non vado in Russia già (…) La Russia non ha minima influenza sulle elezioni italiane.

Medvedev, che è stato presidente dal 2008 al 2012 e poi primo ministro dal 2012 al 2020, è attualmente vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ma è ampiamente considerato come avente poca influenza nella vita politica russa. Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno colpito nel segno. (Traduzione: Gabriela Sîrbu, RADOR)

Tarso Mannarino

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