Stefano Pioli saluta il Milan per la “meritata qualificazione” ai quarti di finale di Champions League contro il Tottenham ed è ansioso di continuare. E’ bello sognare. Mi piace pensare che nello sport non ci sia nulla di impossibile.
Il vantaggio per 1-0 dell’andata è stato raramente, se non mai, in pericolo, dato che è stato solo nel recupero che Mike Maignan ha potuto parare davvero sul colpo di testa di Harry Kane.
A questo punto Cristian Romero era già stato espulso per doppia ammonizione, cosa che aveva rischiato all’andata.
Divock Origi colpisce un legno in contropiede nei minuti di recupero, ma alla fine basta il gol di Brahim Diaz a San Siro.
“Abbiamo fatto bene. Abbiamo chiesto alla squadra di giocare con carattere e avremmo potuto avere più possesso palla nel primo tempo, a dire il vero”, ha detto Pioli ad Amazon Prime Italia.
“Non molliamo mai. E’ una qualificazione meritata per come abbiamo giocato queste due partite”.
È la prima volta che il Milan raggiunge i quarti di finale di Champions League dal 2012, quindi fino a che punto potrà arrivare?
“Dobbiamo fare un passo alla volta. Era importante soprattutto superare la fase a gironi e fare meglio della scorsa stagione, ora aspettiamo il sorteggio e vediamo cosa succederà.
“Affronteremo un grande avversario, ma anche il Tottenham ha una grande squadra e potremo sempre dire la nostra. È bello sognare. Adesso dobbiamo concentrarci sulla Serie A, dove abbiamo un po’ di recupero da recuperare”.
“È bellissimo giocare la Champions League, gratificante e importante per il Milan. Quindi o la vinciamo, il che non sarebbe facile, oppure proviamo a qualificarci piazzandoci tra le prime quattro della Serie A”.
È stato notato che l’allenatore aveva detto che vincere la Champions League non sarebbe stato facile, ma non ha detto che fosse impossibile.
“Mi piace pensare che nello sport non ci sia nulla di impossibile. È ovvio che in Europa restano solo i migliori e che ogni turno diventa sempre più difficile, ma sono sicuro che tutte le “esperienze europee – soprattutto quelle negative – ci aiutano a muoverci al livello successivo. Ora bisogna affrontare i quarti di finale con fiducia e convinzione”.
Pioli era stato criticato per il suo passaggio alla difesa a tre, ma ha fatto un’enorme differenza per i loro risultati e soprattutto per la loro porta inviolata.
“Ho preso questa decisione dopo la pesante sconfitta contro il Sassuolo, perché sembrava che il vecchio sistema non funzionasse più. Non è solo una questione di posizioni diverse, ma l’atteggiamento generale della squadra adesso è diverso, lavora di più.
“Credo che abbiamo anche i difensori centrali, tra cui anche Simon Kjaer e Matteo Gabbia, adatti a questo sistema. Le caratteristiche ci sono sempre state, era il momento giusto per provarci, ma i nostri concetti base di calcio non sono cambiati .”
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