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Tragico risultato in Italia, nel caso dei tre giovani rumeni ricercati per due giorni, nel udinese, dopo essere stati travolti dalle acque del fiume Natisone. Patrizia e Bianca, ragazze di 20 e 23 anni, sono state trovate morte. La conferma è arrivata anche dal sindaco di Premariacco. Sul posto sono presenti i parenti dei tre giovani, che ricevono consulenza da medici e psicologi italiani.

Dalla redazione dell’Observateur il 02.06.2024, 13:58

I corpi senza vita delle giovani erano rinvenuti nella zona a valle della piccola spiaggia dove i tre amici furono travolti dalle onde, lungo la riva a 700-1000 metri, sotto il ponte Orsaria.

Cristian Molnar, 25 anni, che accompagnava Bianca e Patrizia, è ancora disperso e ricercato dai sommozzatori italiani. “L’esperienza ci insegna che in un certo punto del fiume, da qualche parte alla base, in ogni caso, in tutti i tragici eventi accaduti qui, è lì che si trovavano i sopravvissuti o le vittime a un chilometro dal luogo, dal ponte romano , diciamo che lì si restringe, ci sono barriere di terra, contro il flusso dell’acqua, in cui restano intrappolati la vegetazione, gli alberi, anche i corpi”, ha detto Michele De Sabata, sindaco del Comune di Prémariacco.

Sono trascorse quasi 48 ore da quando i giovani sono stati spazzati via dalle forti correnti. E le autorità, anche se mantengono il loro ottimismo, non annunciano buone notizie.

“Purtroppo la seconda serata di sofferenza si chiude senza notizie positive. Domani (no – oggi) ripartiremo con la stessa energia di oggi (no – ieri)”, ha scritto su Facebook il sindaco del comune di Premariacco, Michele De Sabata.

Il film della tragedia

Ricordiamo che Patrizia Cormoş, 20 anni, Bianca Doroş, 23 anni, e Cristian Molnar, il suo fidanzato di 25 anni, sono i rumeni colpiti dall’alluvione venerdì pomeriggio. Bianca era venuta in Italia per qualche giorno, in visita ai suoi genitori che vivono qui. Volevano fare una gita in una famosa spiaggia sul fiume Natisone e l’hanno proposto a Patrizia, studentessa del secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Udine, nata in Italia da genitori rumeni. I suoi insegnanti la descrivono come una studentessa modello.

Quando si è accorta che non poteva raggiungere la riva, anche Patrizia ha chiamato il 112. Lo stesso ha fatto anche l’autista di un autobus per bambini, che ha visto i giovani in pericolo.

Le immagini prima della tragedia sono strazianti

Acqua fino alle ginocchia, i tre giovani si abbracciano stretti, nel disperato tentativo di far fronte al diluvio. “Si tengono stretti cercando di incoraggiarsi a vicenda”, dice De Sabata. Ma questo bastardo è spietato. In pochi minuti la portata del fiume passa da 15 metri cubi al secondo a 250.

I tre sono separati dalla forza delle correnti. L’ultimo tentativo di salvataggio fallisce. I giovani non riescono ad aggrapparsi alle corde lanciate dai vigili del fuoco e si lasciano trasportare dalle acque impetuose.

Il caso è finito sulle prime pagine dei giornali italiani e centinaia di messaggi di sostegno alle famiglie dei giovani si sono riversati sui social network.