L’orso è stato ucciso giovedì sera alla periferia del comune di San Benedetto dei Marsi, lo ha annunciato venerdì su Facebook il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, pubblicando anche una foto ampiamente condivisa sui social network.
La polizia ha identificato la persona sospettata di aver ucciso l’animale, precisa inoltre il comunicato.
Non è chiaro il motivo per cui l’orso è stato colpito, ma la caccia all’orso è illegale in Italia.
Secondo le riprese video, l’orsa è stata vista con i suoi cuccioli in una città vicina qualche giorno fa. Era soprannominata “Amarena” (amarena), dal frutto che mangiava.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ospita una cinquantina di orsi bruni, specie diffusa nell’Italia centrale.
Il gruppo per la protezione degli animali Lav ha affermato venerdì che Amarena è una “vittima del clima nazionale di odio” verso gli animali selvatici, sostenendo che è alimentato dai politici.
La morte dell’orso ha però deplorato le autorità locali e nazionali, tra cui il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
Il presidente del Parco Nazionale Luciano Sammarone ha dichiarato al quotidiano La Repubblica che l’orso è entrato attraverso un recinto privato ma non risulta che abbia attaccato delle persone.
“Trovo difficile credere che (l’orso sia stato ucciso) per legittima difesa”, ha detto, aggiungendo che stava aspettando i risultati delle indagini.
Il leader del Partito Verde Angelo Bonelli ha detto che i ranger del parco stanno cercando i due cuccioli perché temono che non riusciranno a sopravvivere da soli.
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