Nuove drammatiche immagini di giovani rumeni scattate dalle acque italiane. Un pompiere ha rischiato la vita per salvarli VIDEO

Emergono nuove immagini sconvolgenti di tre giovani rumeni portati in Italia. Uno dei passanti che si trovava sul vicino ponte ha filmato il momento in cui un pompiere italiano si è tuffato nelle acque vorticose per salvarli.

Nelle immagini catturate puoi vedere come i tre giovani si abbracciano, credendo che unendo le forze riusciranno a salvarsi la vita. Un pompiere si è gettato in acqua nel disperato tentativo di raggiungerli, ha scritto. Corriere della Sera.

Il pompiere era addestrato per tali operazioni, ma non è riuscito a procedere a causa delle forti correnti. Ad un certo punto ha addirittura minacciato di annegare e i colleghi gli hanno chiesto di uscire dall’acqua. Dopo aver realizzato che il salvataggio non era possibile, è tornato sulla riva del fiume.

Patrizia avrebbe chiamato 4 volte il 112 prima di essere travolta dalle acque, in compagnia di Bianca e Cristian.

La madre di una delle ragazze dice che i testimoni hanno filmato dalla riva invece di cercare di salvare i giovani in pericolo.

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La procura italiana sta indagando su come hanno agito i soccorritori. Le immagini dei tre rumeni che si baciano negli ultimi istanti di vita, filmate da testimoni sulle rive del fiume in Italia, hanno fatto il giro del mondo. La madre di Patrizia accusa che invece di filmarli, la gente potrebbe aiutarli.

Mihaela Tritean, mamma di Patrizia Cormos: “Fare foto, filmare… Nessuno è venuto per salvare tre vite umane. Com’è possibile? Vogliamo avere video, avere like, ma non salvare tre giovani. “

I corpi delle due giovani donne, Bianca e Patrizia, di 20 e 23 anni, sono stati recuperati nelle acque del fiume Natisone. Gli inquirenti indagano su omicidio colposo. È accertato, tra l’altro, che Patrizia ha chiamato il 112 quattro volte prima della tragedia, e una volta non ha ricevuto risposta.

Inoltre, l’elicottero, arrivato un minuto dopo il rapimento dei giovani, invece di essere inviato dalla base più vicina, a Udine, distante meno di 20 chilometri, è stato inviato da una base lontana, a Venezia, situata a circa 100 chilometri da la scena dell’incidente.

Crina Suceveanu, giornalista in Italia: “È stato mandato perché era qualificato e preparato per una situazione di emergenza. Hanno pensato di chiamare qualcuno che era vicino, ma non è facile perché non c’è nessuna persona da salvare, né due, erano in tre, è stato abbastanza complicato se l’elicottero fosse arrivato un po’ più velocemente forse si sarebbero salvati, testimoniano i presenti.

Massimo Lia, procuratore generale: “Tutto è avvenuto in circa mezz’ora. Faremo tutte le ricerche necessarie per ricostruire completamente l’intero incidente. »

Sul luogo della tragedia proseguono le ricerche di Cristian, il ragazzo di 25 anni. I vigili del fuoco hanno trovato la sua maglietta bianca, ma del suo corpo nessuna traccia. 80 persone sono mobilitate con elicotteri, droni e barche. All’operazione prende parte anche il fratello di Cristian.

Serena Megna

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