Un bambino di 20 giorni è morto a Roma dopo una circoncisione rituale fallita a casa, ha rivelato la polizia.
Due donne nigeriane sono state arrestate in relazione alla morte del bambino dopo che i suoi genitori lo hanno portato d’urgenza in ospedale venerdì. Le due donne sono state denunciate per omicidio colposo aggravato ed esercizio abusivo di professione.
Bambino muore dopo un intervento domiciliare
Anche la madre del bambino è indagata per concorso in omicidio colposo.
Questo caso segue diversi altri casi simili in Italia, come quello di un bambino di due anni a Roma nel dicembre 2018.
Il ragazzo – che si stava sottoponendo a un intervento di circoncisione da parte di un cittadino statunitense di origini libiche – aveva anche un fratello gemello che è sopravvissuto per poco all’operazione dopo la terapia intensiva.
Il medico del bambino deceduto ha chiesto aiuto dopo che ha iniziato a sanguinare pesantemente, secondo quanto riferito dai media italiani.
Si ritiene che sua madre sia di origine nigeriana e abbia chiesto asilo in Italia e abbia altri cinque figli in Nigeria.
Avrebbe chiesto che l’operazione fosse eseguita secondo le tradizioni islamiche, pur essendo cattolica.
Molti immigrati musulmani in Italia praticano la circoncisione
Molti immigrati musulmani in Italia praticano la circoncisione per motivi culturali e religiosi, ma non è una pratica popolare tra la maggioranza cattolica romana in Italia.
Le operazioni vengono solitamente eseguite negli uffici di strada e nelle cliniche private, poiché la maggior parte dei medici negli ospedali si rifiuta di eseguire l’operazione fino a quando i ragazzi non hanno almeno quattro anni.
Ogni anno in Italia vengono effettuate più di 5.000 operazioni di questo tipo, il 35% delle quali clandestinamente, secondo Amsi.
Le operazioni in una clinica privata possono costare fino a € 4.000, ma possono essere offerte tra € 50 e € 200 in interventi chirurgici. conforme Mail giornaliera.
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