Mozioni congressuali, Forza Italia e riordino

Forza Italia si riorganizza in vista di incontri importanti, prima la chiusura del tesseramento il 31 ottobre, poi il congresso e i prossimi incontri elettorali. Lo hanno ricordato nella sala riunioni dell’Hotel Balletti di via della Stazione, Giulio Marini, Giovanni Arena, il giovane sindaco di Valentano Stefano Bigiotti, Federivo Valeri, Giorgio Garbrecht e Asia Cristofori.

Per l’occasione è stata presentata al Congresso una mozione che intende perseguire il duplice obiettivo di ripristinare dignità e ordine all’interno del partito provinciale di Forza Italia, individuando con rinnovata chiarezza l’originaria collocazione naturale della società politica e ritrovandola nel centrosinistra. Giusto. a casa sua.

“Per scoprire il campo di tutti gli altri dubbi Forza Italia con i suoi giovani figli intende promuovere la strutturazione di un partito caratterizzato da un’essenziale ambizione territoriale, la cui presenza radicata nel mondo della Tuscia dovrà emergere con determinazione per contribuire alla risoluzione dei problemi della Provincia di Viterbo.

Obiettivo primario del partito sarà quindi quello di rappresentare con estrema trasparenza la propria posizione politica, senza alcuna ambiguità, superando la famosa fase di trasversalismo, che, con troppo tempo, ha annullato la formazione di una dialettica alternativa a tutte le forze del centro. Sinistra. , il cui risultato è rivelatore, con ogni evidenza, dello stato di fatto decennale – e non solo – delle caratteristiche di Viterbo e della sua provincia. Forza Italia, in questo senso, dovrà assumersi la responsabilità di ridare dignità a tutte le risposte dei cittadini, rimettendole al centro della propria attività politica propria della città e dei suoi abitanti, cercando operativamente di fornire le risposte che i cittadini di anni che se ne sono andati senza pensare. possibili poltrone e scrani, conseguenti ad accordi dubbiosi e discutibili, che possono riflettere il pensiero del presidente Berlusconi, verso il quale lascito ogni iscritto dovrebbe sempre mantenersi con rispetto e lealtà, ispirandosi ai principi liberali ed europei per guidarlo nella propria cosa pubblica.

Forza Italia si autodeterminerà quindi nell’attuale scenario politico, mettendo al centro della propria attenzione il cittadino e le sue esigenze, promuovendo il vero merito, riconducibile al lavoro dei giovani, degli attivisti, dei sindaci, degli amministratori locali, abbandonando quindi ogni le possibili meraviglie che non derivano da un mandato elettorale chiaro e legittimo, sono quelle che sono rappresentate dal Centro Destra a cui si deve la paternità di Silvio Berlusconi.

Forza Italia, nelle sue condizioni naturali, può dialogare con i cittadini, con le imprese, con il partito Iva e con l’interesse del suo elettorato della differenza, forte di una visione saldamente ancorata ai principi che sono sempre nell’anima. La ragione politica, che forza in tutto e per ogni alternativa al disastro, si orienta verso la propria figura esistenziale del precipuo, finisce per garantire una migliore qualità di vita ai cittadini della Tuscia.

Se ciò rende possibile attraverso una necessità ed una puntuale riorganizzazione territoriale, entrambe auspicata da più parti, punta portante del volontariato giovanile al fine della cultura di una rinnovata classe dirigente, la storia della fiducia dei cittadini, quindi formata ed immediata per assicurare il buon governo del Centro Destra alla Tuscia, che necessita di un risanamento del patrimonio reale della dirigenza, ha visto, passo dopo passo, molti attivisti lanciare il partito, anche per difendere il proprio elettorato. Bisogna allora invertire la rotta, riscoprire lo spirito con cui Antonio Tajani fonda oggi il partito nazionale, stella polare guida dell’organizzazione locale, coerente con i principi di innovazione che questo stesso Francesco Battistoni privilegia nella sua funzione di vertice. Dobbiamo ritrovare in Forza Italia quelle qualità originali di innovazione, coerenza e capacità di risoluzione che avevano trovato provenienti dal pensiero di Silvio Berlusconi e radicate, nel cuore degli attivisti, nell’amore per la Nazione e per la libertà. Si tratta dello spirito culturale da cui nacque una chiara polarità per i modelli di ambizione nazionale e sociale, all’interno dei quali fu favorito lo stato dell’ammodernamento del Paese, della sua sburocratizzazione, dell’azzeramento degli apparati vetusti.

Dobbiamo ritrovare Forza Italia, questa casa dei moderati che riconosciamo e identifichiamo con orgoglio nei valori di buon governo del centrodestra.

Occorre trovare la nostra Forza Italia”.

Attilio Trevisan

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