Migranti in Albania, Scholz: “Accordo con l’Italia? Tirana presto nell’Ue”

MALAGA – Il Congresso dei Socialisti Europei e Shiude, grande classico, sulle note di Bella Ciao. Anche Ma per l’Italia ha suonato note in sordina. È vero, lui Pd di Elly Schleingrazie al manager di Esteri Pepe Provenzanoporta a casa per i risultati niente male: la convenzione del Pse per indicare il candidato alla Commissione Ue, che sarà in terra a Roma il mese di marzo, e la promozione del partito italiano Giacomo Filibeck Segretario generale del Partito socialista europeo. Ma i responsabili del Centro Congressi di Malaga non sono in grado di definire la linea della polemica d’accordo con i migranti firmata dalla Giorgia Meloni Primo Ministro albanese Edi Rama. Il patto Roma-Tirana è la prima domanda posta dai giornalisti internazionali alla Cancelleria tedesca Olaf Scholz. E la risposta è molto, molto diversa da quella di Schlein, che ha parlato di “violazioni del diritto internazionale e della Costituzione”, e da quella di Provenzano, che ha denunciato una “violazione anche dei valori socialisti” da parte di Rama.

Toni Felpati e la distanza

Scholz usa Toni Felpati, non vuole creare influenza con il suo partner italiano, ma non prende la distanza nata dall’accordo Rama nato. Premettendo di non volare si inserisce nella dinamica Italia-Albania, ha aggiunto ma in Germania “seguiremo con attenzione” l’accordo con Tirana. Credo che devo tenere presente che, dal nostro punto di vista, l’Albania diventerà presto membro dell’Unione europea”. Secondo Scholz, chi ha relazioni in Europa “corregge il problema che non suona bene, creando un meccanismo di solidarietà e non garantendo la vittoria sul terreno”, ma si tratterà di una stretta collaborazione con i paesi esterni all’Unione europea. Come avviene attualmente, ad esempio, con la Turchia, e forse con altri.

Un bilaterale non riavvicinabile che

Parola che seguento que pronunciata ieri da un importante esponente della Spd, il vicepresidente del Parlamento Ue, Caterina Orge: “L’esternalizzazione della gestione dei migranti non dipende sempre dalla situazione”. È l’oppositore di quanto dichiarato ieri, dal Palazzo di Málaga, da Schlein, che ha invitato l’intero PS a mobilitarsi contro la destinazione “esternalizzare i confini”. Ieri c’erano Barley e Schlein, che hanno anche un accordo bilaterale, a margine del congresso, che ovviamente non ha restituito le delegazioni.

Rispose loro in Pse

Nel Pse infatti c’erano diverse posizioni, ma anche quella di Málaga, il presidente del Partito dei socialisti europei, Appena Rieletto, l’ex primo ministro svedese. Stefan Löfven Ciò ha stigmatizzato l’accordo tra Italia e Albania, perché sostiene che non è la soluzione alla politica migratoria. “La migrazione sarà gestita secondo un quadro progressista. Dobbiamo promuovere percorsi inclusivi, cercando soluzioni per ridare vita alla nostra società e ai migranti, che è il modello che propongono i socialisti. No, il governo Estrema in Italia può esternalizzare i requisiti di asilo all’Albania. Non è un modello progressista”. In Andalusia è arrivato un altro assistente all’Italia dell’ex commissario Ue Frans Timmermansora candidato primo ministro nei Paesi Bassi, ha attaccato la Meloni per la politica di controllo della famiglia LGBTQ+.

Alcune novità Meloni

Quanto agli equilibri europei, la FdI già ieri ha rilanciato le dichiarazioni anti-Schlein della SPD, anche secondo Meloni, ma ce ne sono di nuove. Proprio Scholz, dopo una cena ieri il nostro primo col spagnolo Pedro Sanchezha praticamente formalizzato il sostegno tedesco alla candidatura del socialista iberico Nadia Calvino per la presidenza della Bei, incaricato per cui il Governatore Italiano ha proposto l’ex ministro Daniele Franco. Secondo Scholz, Calviño “era un ottimo candidato”.

Attilio Trevisan

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