Meloni dopo la ripresa dei rapporti di Berlusconi con Putin: la posizione dell’Italia nei confronti della Russia non cambia

Dopo le sconvolgenti dichiarazioni che Berlusconi ha fatto martedì, in particolare quella in cui annunciava di aver ripreso i contatti con Putin, per Giorgia Meloni il puzzle dell’esecutivo si è ulteriormente complicato.

Intanto la stampa russa fa eco alle parole di Berlusconi: “L’adesione dell’Ucraina alla Nato porterà a una guerra mondiale”.

Dichiarazioni che provocano un terremoto politico. I nomi che generano più problemi nella formazione del nuovo governo sono quello di Tajani alla Farnesina e quello di Caselatti che, come dice Berlusconi, “andrà sicuramente al ministero della Giustizia”, ​​riporta La Stampa.

Ignazio La Russa non è d’accordo con l’ipotesi che Berlusconi “si sarebbe innamorato di nuovo” di Vladimir Putin, e altri “nomi importanti” del partito Fratelli d’Italia smentiscono la teoria secondo cui l’uscita del Cavaliere – che ai deputati “ho restaurato rapporti” con il capo del Cremlino – sarebbero dettati dall’intenzione dell’ex premier di destabilizzare l’operato dell’esecutivo.

Ma resta il problema del ministero della Giustizia, a capo del quale l’ex presidente del Consiglio vuole Elisabetta Casellati, l’ex presidente del Senato, Berlusconi, sostenendo di avere un accordo in tal senso con Giorgia Meloni.

È possibile che una volta nominato, probabilmente venerdì quando Mario Draghi tornerà dal vertice Ue, il leader degli IDE non avvii immediatamente le consultazioni. Meloni vorrebbe che il governo si formasse entro domenica, con il giuramento sabato o domenica (e il voto di fiducia all’inizio della prossima settimana, martedì e mercoledì).

”Berlusconi e Fontana sono pro Putin, Gasparri presenta un disegno di legge contro l’aborto e Salvini annuncia oggi che farà rivendicazioni economiche (al suo ministro in pectore Giorgetti?) sulla flat tax e sulle pensioni. Se non fossimo nel mezzo di uno dei momenti più drammatici della storia contemporanea, ci sembrerebbe di essere al cinema”, ha commentato la senatrice PD Beatrice Lorenzin, in un’intervista a Sky Tg 24.

“La Meloni non ha ancora formato il governo e i suoi alleati la stanno già bombardando di questioni di posizionamento internazionale ed europeo, di diritti delle donne e di stabilità economica, dimostrando, a pochi giorni dalle elezioni, che la maggioranza che ha vinto le elezioni è tutt’altro che unita. Con 6 milioni di italiani che vivono in assoluta povertà e imprese e famiglie in attesa di sentire cosa deciderà il governo su energia, inflazione, salute e lavoro, la non maggioranza del centrodestra sta pensando di diventare protagonista di uno spettacolo indecente.

Le osservazioni di Silvio Berlusconi sui suoi rapporti con Putin non turbano, “nemmeno un po’”, i membri del partito Fratelli di Ítalia. La linea di Giorgia Meloni e della FdI è chiara: “siamo e rimaniamo con il popolo ucraino, ci posizioniamo saldamente sull’asse occidentale ea difesa del diritto internazionale. E la posizione del centrodestra si vede nei documenti concreti”, ha detto il vice di FDI Francesco Lollobrigida arrivando all’emiciclo.

Il premier Giorgia Meloni è “capace e intelligente” https://www.euractiv.ro//. Rifondazione comunista Fausto Bertinotti in un’intervista a Qn. Meloni “scelse l’atlantismo e la continuità della politica economica e sociale del governo Draghi”, e “collocò il suo governo nel contesto oligarchico e tecnocratico di questa Europa, in perfetta continuità con la politica portata avanti da Draghi”, nota l’ex presidente della casa. Insomma, secondo Bertinotti, il leader della FdI “”appare davanti all’Europa nei panni del predecessore”.

Mentre “scomparve la sinistra politica, inghiottita da una struttura moderata, quella del centrosinistra”, e che “il Pd annegava nella governabilità che formava una costituzione materiale, una struttura di gruppi dirigenti e un modo di essere che rende irreformabile ‘” https://www.euractiv.ro//. di una possibile ascesa della sinistra”.

“Chi danneggia l’Italia all’estero? L’opposizione che fa l’opposizione? Il presidente della Camera delegittima le sanzioni dell’UE contro la Russia? Gasparri contro la legge 194 (che autorizza il diritto all’aborto)? Berlusconi ristabilisce i rapporti con l’invasore dell’Ucraina?” ha scritto Enrico Letta su Twitter.

“La posizione di Forza Italia e del centrodestra nei confronti di Putin e della sua politica è chiara. Non le parole, ma i fatti sono validi, e Berlusconi e Forza Italia hanno sempre avuto una posizione decisiva con l’Ucraina”, ha detto Maurizio Lupi. il leader politico di Noi Moderati, commentando ieri il commento di Berlusconi su Putin.

“E quando un’affermazione è falsa, è falsa, e mi sembra che Berlusconi abbia subito chiarito la sua posizione. Parole particolarmente inappropriate in un momento in cui, tra l’altro, i droni suicidi stanno colpendo kyiv, e non si dovrebbe lasciare l’ombra di un dubbio sulla tua posizione

Ambasciatore russo in Italia: “Il nuovo governo non sembra voler cambiare posizione sul conflitto ucraino. Ma aspettiamo i fatti”

In un’intervista all’agenzia Tass, l’ambasciatore russo in Italia Sergei Razov ha affermato che il nuovo governo continuerà a sostenere Kiev, rileva Il Fatto Quotidiano.

Se, a seguito delle osservazioni di Berlusconi sulla ritrovata amicizia con Vladimir Putin e di quelle del nuovo Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, su quello che ha definito l'”effetto boomerang” delle sanzioni contro la Russia per l’Europa, erano sorti dei dubbi, l’inviato di Mosca a L’Italia ha affermato di non essere molto fiduciosa su un cambiamento nell’orientamento del governo.

“Finora è stata tracciata una linea di demarcazione tra il continuo sostegno all’Ucraina e il rispetto delle sanzioni anti-russe. Certo, speriamo nel buon senso, ma durante la conversazione telefonica del 4 ottobre tra Meloni e Zelenski, l’intenzione del nuovo governo italiano “Continuare a sostenere il regime di Kiev in generale è stato confermato. Finora non vedo alcun motivo per cui potrei parlare di una revisione delle priorità”, ha affermato il diplomatico russo.

Razov ha però tenuto a sottolineare che si tratta solo di impressioni personali e di voler attendere i primi interventi della Roma in tal senso: “Preferisco aspettare i fatti, ha aggiunto. La vittoria della coalizione di centrodestra nel recente Le elezioni italiane e le prime dichiarazioni dei vertici del nuovo governo in formazione meritano chiaramente attenzione e richiedono ulteriori approfondimenti.

L’ambasciatore, anche secondo quanto riportato dalla Tass, non ha escluso la possibilità di adottare nuove misure anti-russe, pur ricordando che finora le sanzioni e le misure restrittive imposte alla Russia non sono state prese singolarmente dal governo italiano, ma nel quadro della linea comune concordata con l’UE, la NATO e il G7.

“In questa fase, nessuna delle due opzioni può essere esclusa. Certo, speriamo che prevalga il buon senso, anche se tutti pensano di averne di più”. Fornendo un aggiornamento sulla situazione, l’ambasciatore spiega che “in questo momento i nostri rapporti bilaterali sono in una lunga pausa. Non è una nostra scelta. Nonostante le continue accuse contro la Russia nelle dichiarazioni di alcuni politici e media italiani che si sono intromessi nella processi elettorali e politici di questo Paese, le persone che hanno familiarità con la situazione attuale saranno d’accordo sul fatto che la Russia non ha fatto e non sta facendo nulla che possa arrecare un danno reale all’Italia e al suo popolo, con il quale ho sempre mantenuto relazioni amichevoli reciprocamente vantaggiose.

Razov, inoltre, si dice convinto che gli interessi fondamentali di Russia e Italia “in larga misura coincidano”. Ma di certo non si può più parlare di una certa “posizione privilegiata” di Roma con un ruolo di mediatore nei rapporti tra Mosca e l’Ue: “Rispondo brevemente di no. E non è che abbiamo perso la fiducia nell’Italia, e ancor più nel popolo italiano, per il quale abbiamo simpatia e sentimenti sinceri. Ma credo sia giusto astenersi da aspettative infondate e false che possono trarre in inganno.

La stampa italiana, osserva Razov, “scrive quotidianamente informazioni parziali o inattendibili sulla Russia e sull’operazione militare speciale in Ucraina, nello spirito della propaganda occidentale”. Anche se, secondo il diplomatico, molte persone in Italia “non hanno voglia di unirsi a questo coro antirusso. E noi, nel nostro lavoro, ovviamente, siamo guidati da questa Italia”.

Fonte: RADIO

Selene Blasi

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