Centinaia di persone hanno manifestato domenica per il rilascio di un orso bruno che ha ucciso un giovane che faceva jogging nel nord Italia. L’ordine di eutanasia dell’animale è stato sospeso da un tribunale, con il “processo” dell’orso Gaia che dovrebbe essere processato a maggio.
Circa 300 manifestanti si sono radunati domenica davanti al centro protezione animali di Casteller, in provincia di Trentino, dove è detenuta l’orsa femmina dopo essere stata catturata, secondo l’ANSA, rilevata da Dpa e Agerpres.
Hanno chiesto la liberazione dell’orso, identificato come “JJ4”, e hanno manifestato contro la giunta provinciale guidata da Maurizio Fugatti, che ha ordinato l’abbattimento dell’orso.
Dopo una denuncia di attivisti per i diritti degli animali, un tribunale ha sospeso l’ordine di sopprimere l’animale.
Alla protesta si sono unite varie associazioni animaliste, ma anche privati, alcuni provenienti dall’estero.
Problema Orso
I manifestanti hanno anche chiesto il rilascio di tutti gli orsi tenuti in cattività. Portavano cartelli con slogan come “gli orsi sono le vittime del governo provinciale” e “quelli che separano madri e bambini sono mostri”. L’orso è stato separato dai suoi tre cuccioli quando è stata catturata dopo l’attacco.
“JJ4″, detta anche Gaia, è la sorella di Bruno, l'”orso problematico” abbattuto in Baviera nel 2006.
Ha aggredito e ucciso un uomo di 26 anni di nome Andrea Papi ai primi di aprile a Caldes, in Trentino-Alto Adige, in una valle frequentata da escursionisti e turisti.
I pubblici ministeri italiani hanno stabilito la scorsa settimana che l’orso aveva già attaccato altre due persone.
Dalla sua cattura a metà aprile, l’orso di 17 anni è stato tenuto in un recinto con un altro orso identificato come “M49”.
Un’udienza sul destino dell’orso “JJ4” è prevista per l’11 maggio.
Editore: B.P
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