Il magnate israeliano Beny Steinmetz sfugge all’estradizione in Romania, a seguito di una decisione della Corte d’appello di Cipro che ha respinto la richiesta presentata dal Ministero della Giustizia.
Benny Steinmetz
La Corte d’appello di Cipro ha annullato la decisione del tribunale di grado inferiore sull’estradizione in Romania dell’uomo d’affari israeliano Beny Steinmetz, condannato in Romania a cinque anni di carcere nel caso Ferma Băneasa, informa l’agenzia Reuters utilizzata da News.ro.
I giudici del tribunale di Cipro hanno deciso all’unanimità e hanno ordinato il rilascio di Steinmetz. Il mandato d’arresto emesso nei confronti delle autorità rumene è stato respinto anche dalle autorità greche e italiane.
“Un altro tribunale di uno stato europeo invia una risposta clamorosa a coloro che violano palesemente i diritti umani e ignorano gravemente qualsiasi nozione di stato di diritto. Sono molto felice di poter finalmente tornare nel mio paese in un momento così critico per Israele. “, ha detto Steinmetz attraverso un portavoce.
L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha condannato in via definitiva Benyamin Steinmetz a 5 anni di carcere con esecuzione capitale, nel dicembre 2020. La condanna è avvenuta nel caso Ferma Băneasa, l’israeliano accusato dalla procura di essere coinvolto in un gruppo criminale volto a ottenere illegalmente diritti su alcune terre in Romania.
Alla fine di agosto, Steinmetz è stato arrestato a Cipro su mandato d’arresto emesso dalle autorità rumene, ma una settimana dopo è stato rilasciato su cauzione in attesa dell’udienza sulla sua richiesta di estradizione.
La prima Corte cipriota si è pronunciata l’11 ottobre, approvando la richiesta di estradizione in conformità con le disposizioni della decisione quadro 2002/584/GAI. Gli avvocati dell’imprenditore hanno quindi presentato ricorso, che venerdì hanno vinto.
“La cooperazione giudiziaria riguardo al mandato d’arresto europeo avviene direttamente tra le autorità giudiziarie rumene e straniere. Il Ministero della Giustizia, in quanto autorità centrale, ha la capacità di facilitare la cooperazione e lo ha fatto tempestivamente quando i tribunali lo hanno richiesto. Il Ministero della Giustizia prontamente ha adempiuto a tutte le sue responsabilità in materia. Il Ministero della Giustizia, attraverso l’Amministrazione penitenziaria nazionale, ha supportato i tribunali ciprioti con tutti i dati necessari, al fine di fornire garanzie sul rispetto delle norme della CEDU in termini di condizioni di detenzione”, Lo ha annunciato il Ministero della Giustizia, dopo la decisione dell’11 ottobre.
Il ministro della Giustizia Alina Gorghiu ha annunciato sabato mattina che l’Italia estradirà in Romania l’ex presidente del CJ Neamț Ionel Arsene, senza fare alcun riferimento al fallimento delle autorità rumene del giorno prima.
“Nei mesi scorsi, al Ministero della Giustizia, abbiamo sfatato il mito secondo cui chi è condannato in Romania può fuggire e non scontare la pena. Oggi le autorità italiane, che ringrazio, restituiscono alle autorità rumene un famoso latitante, Ionel Arsène, ex presidente del consiglio dipartimentale di Neamț. Così si fa giustizia, fino alla fine: giustiziato nei penitenziari rumeni!” ha dichiarato Gorghiu, secondo quanto riportato da fanat.ro
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