Botošanean in custodia per duplice omicidio

Le vittime sono due rumeni, sistematisi Sicilia. Almeno 20 telecamere di sorveglianza stradale hanno ripreso il principale sospettato, un uomo di 24 anni, anche lui rumeno, nel luogo e nell’ora dei delitti.

L’individuo è sotto la custodia dei carabinieri e i magistrati italiani hanno deciso che rimarrà in detenzione.

Gli investigatori sono tornati dai due romeni per raccogliere nuove prove, con l’obiettivo di ricostruire fin nei minimi dettagli la notte dei delitti. E questo, mentre il principale sospettato, un 24enne del dipartimento di Botoşani, si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni davanti al tribunale di Agrigento, dove è stato portato per confermare il mandato di arresto, secondo quanto riferito. Stirileprotv.ro

Amar Edgar Nedelkov è in custodia per omicidio Delia Zărnescu E Maria Rus, due amiche di 58 e 54 anni.

Ha anche cercato di conquistare la sua ragazza

Gli omicidi sono avvenuti dopo che il sospettato aveva partecipato alla festa organizzata da una delle donne. I giornalisti italiani affermano che l’individuo ha tentato di indurre i carabinieri su una falsa pista, cioè che avrebbe trascorso la notte dal giovedì al venerdì con la sua ragazza.

Gabriele Terranova, giornalista Grandangolo Agrigento: “Ha una fidanzata di 24 anni, anche lei rumena, e lei ha sfatato il suo alibi. Ha chiesto alla fidanzata di dirgli che quella sera erano insieme al bar. L’amico, però, ha smentito la sua versione”.

Edgar Nedelcof è un conoscente della polizia di Naro, ma ha precedenti penali per alterchi, distruzioni e incendio doloso nella fattoria dove lavorava.

marito Maria Rusuna delle vittime, sostiene che conosceva l’indagato e che lo avrebbe aiutato a lavorare in Italia.

Fiorino russomarito di Maria Rus: “L’ho portato a lavoro per due giorni e poi non l’ho portato più a lavoro, non l’ho portato più con noi. No no! Ha anche rubato e dato fuoco alla serra con i fiori, ha rubato i maiali, era aggressivo.”

Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona lo collocano sul luogo dei delitti.