“L’ultimo padrino della mafia siciliana”, Matteo Messina Denaro, è morto in un ospedale carcerario italiano

Messina Denaro è stata catturata il 16 gennaio scorso, mentre si recava in una delle cliniche più prestigiose di Palermo per sottoporsi alla chemioterapia.

Dopo il suo arresto, il boss mafioso è stato portato nel carcere dell’Aquila, dove è stato sottoposto a cure per un cancro al colon scoperto alla fine del 2020.

L’équipe oncologica del penitenziario gli ha allestito un’infermeria nella cella in cui era detenuto, e Denaro era in buone condizioni fino a un mese fa. Dopo due interventi la situazione è peggiorata ed è stato ricoverato all’ospedale del carcere. Nei giorni scorsi, visto il peggioramento del suo stato di salute, è stato sedato.

Da venerdì l’uomo era in “coma irreversibile” e i medici, sulla base delle indicazioni fornite dal paziente, che aveva espressamente rifiutato nel testamento ogni trattamento aggressivo, gli hanno tolto l’alimentazione e sospeso le cure.

Prima di svenire conobbe Lorenza, sua figlia, una delle sue sorelle e sua nipote, Lorenza Guttadauro, che era anche il suo avvocato. Sono a capo della mafia da pochi giorni.

L’ultimo “padrino” della mafia siciliana

Dal 2020 il “Padrino” è stato sottoposto a quattro interventi chirurgici e diversi cicli di chemioterapia.

Matteo Messina Denaro, noto anche come Diabolik, è alla guida della mafia siciliana dal 2007, in seguito all’arresto degli ex leader Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo.

Era l’uomo più ricercato d’Italia fino a quando non lo fu prigioneil 16 gennaio, a Palermo, dopo essere riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine per 30 anni.

Serena Megna

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