Lo yacht sequestrato da un oligarca russo è scomparso da un porto italiano

Uno yacht di lusso di proprietà dell’oligarca russo Dmitry Mazepin, sequestrato in base alle sanzioni dell’UE, è misteriosamente scomparso da un porto dell’isola italiana della Sardegna quest’estate, scrive Il guardianoCitato da Digi24.

Il miliardario russo possiede un’azienda di fertilizzanti ed è il padre dell’ex pilota di Formula 1 Nikita Mazepin.

Aldabra, la nave di 22 metri, il cui valore è stimato tra 700.000 e 1 milione di euro, era ormeggiata nel porto di Olbia ed era stata sequestrata a marzo, quando Mazepin era stata inserita nella lista delle sanzioni nelle settimane successive all’invasione russa dell’Ucraina . Lo yacht è rimasto lì fino a giugno, quando è scomparso poche ore prima che fosse ufficialmente confermata l’appartenenza a Mazepin.

“Mazepin sapeva di essere sulla lista, ma è riuscito ad approfittare del tempo in cui abbiamo lavorato per stabilire che la nave gli apparteneva perché dovevamo indagare sulla catena di proprietà”, ha detto una fonte della Squadra Guardia di Finanza sarda.

“Ero in procinto di confermare la proprietà quando è stata presa”, ha aggiunto la fonte. Il guardiano.

La posizione attuale dello yacht è sconosciuta

La polizia ha detto che Mazepin ha assunto una compagnia straniera, che a sua volta ha assunto un capitano sardo per condurre lo yacht lontano dall’Italia. Da un’indagine della guardia di finanza di Olbia è emerso che lo yacht aveva fatto scalo nel porticciolo di Biserta in Tunisia, ma non si sa dove si trovi al momento.

La polizia afferma che Mazepin, la società coinvolta nell’organizzazione del trasloco della nave, e il capitano, che afferma di non essere a conoscenza dell’appartenenza della nave all’oligarca, rischiano multe fino a 500.000 euro per aver rimosso illegalmente la nave dall’Italia. Si tratta del primo caso noto in Italia di un russo con beni congelati in quel Paese che riesce a eludere le sanzioni Ue.

“Questo yacht non aveva mai lasciato la Sardegna prima. Quindi vediamo un atteggiamento che mirava chiaramente ad eludere le regole”, ha commentato una fonte della polizia.

Tra i beni sequestrati dai russi anche una villa in Sardegna di proprietà di Mazepin. La Sardegna era una delle mete preferite degli oligarchi russi prima della guerra in Ucraina. Mazepin ha acquistato la villa, chiamata Rocky Ram, da Carlo De Benedetti, un uomo d’affari italiano ed ex proprietario di un giornale La Repubblica. Tra i beni sequestrati in Sardegna anche un’auto di lusso da 600.000 euro progettata per resistere a proiettili ed esplosivi appartenente all’ex azionista della squadra di calcio dell’Arsenal Alişer Usmanov.

Tarso Mannarino

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