Lo stato dei feriti, a quasi due settimane dalle esplosioni di Crevedia. È rimasto solo un paziente

Dei 58 feriti inizialmente ricoverati in ospedale, 5 sono morti, 30 sono stati dimessi, 11 sono ricoverati a Bucarest e 12 sono stati trasferiti all’estero: 4 in Germania, 3 in Austria, 2 in Belgio, 2 in Italia e 1 in Norvegia.

Le 11 persone ricoverate nella capitale, a quasi due settimane dall’incidente avvenuto nel dipartimento di Dâmbovița, sono in condizioni medie o leggere e sono così distribuite: 6 all’ospedale Floreasca, 2 all’ospedale Bagdasar-Arseni e 3 al reparto di chirurgia plastica, Ospedale Riparazioni e Ustioni.

Sono morte le due persone ricoverate in condizioni critiche negli ospedali di Bucarest, la seconda oggi, 5 settembre.

Resta in condizioni critiche solo un paziente ricoverato all’estero, tra cui uno dei due uomini ricoverati a Milano, che ha ustioni oltre il 90% del corpo. “Superficie corporea bruciata: > 90%. Paziente intubato e ventilato meccanicamente. Emodinamicamente stabile, richiede un intenso supporto vasopressorio. Condizioni critiche, attentamente monitorate in ogni momento. È stato trasferito in un’altra unità medica in Italia, altamente specializzata nella cura delle ustioni”, ha affermato il Ministero della Salute.

Il documento completo può essere letto di seguito:

Più di 50 persone sono rimaste ferite in seguito alle esplosioni del 26 agosto presso la stazione GPL di Crevedia, dipartimento di Dâmbovița. La maggior parte erano vigili del fuoco intervenuti per salvare i civili.


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Selene Blasi

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