L’azienda italiana Leonardo vuole svolgere un ruolo maggiore nel progetto Global Combat Air Program (GCAP), al quale partecipano anche Regno Unito (BAE Systems) e Giappone (Mitsubishi Heavy Industries) e che prevede, tra l’altro, la realizzazione di un nuovo combattente. Così il direttore generale dell’azienda, Roberto Cingolani, ha dichiarato che la sua posizione all’interno del progetto GCAP andrebbe rivista “verso l’alto”. Il direttore generale di Leonardo sottolinea che il programma non ha ancora un “preventivo” e che al momento si tratta solo di un “grande laboratorio”, secondo la pubblicazione Infodefensa.
Come notato, la dichiarazione di Cingolani è arrivata pochi giorni dopo che il ministro della Difesa italiano aveva chiesto un “vero programma trinazionale” basato su un’equa distribuzione del ruolo di ciascun paese nel progetto GCAP.
La dichiarazione è stata fatta dal Ministero della Difesa italiano dopo che sono emerse notizie secondo cui il programma avrebbe avuto sede a Londra e che Gran Bretagna e Giappone avrebbero dominato il progetto.
Allo stesso tempo, Chingolani sottolinea che Leonardo ha “competenze avanzate in alcuni settori” e che ha ancora “molto lavoro da fare con i giapponesi e gli inglesi”. Si dice, ad esempio, che i partecipanti al progetto GCAP non abbiano ancora stanziato un budget preciso per il programma, che potrebbe raggiungere le decine di miliardi di euro.
https://www.youtube.com/watch?v=01byDae9esA
Tra gli asset che Leonardo può offrire, il direttore generale dell’azienda cita in particolare la “tecnologia a sciame” per i futuri aerei da combattimento, che dovrebbero essere in grado di controllare dai 30 ai 40 droni contemporaneamente.
“Chi ha le competenze necessarie dovrebbe sedersi al tavolo e dire: vediamo chi può fare cosa. Un ruolo forte deve misurarsi con la competenza”Ha detto Cingolani. Nel mese di ottobre l’amministratore delegato di Leonardo prevede di tenere una serie di incontri con i partner, anche nel Regno Unito, e nel mese di novembre prevede di visitare il Giappone.
Vale la pena ricordare qui che il problema della ridistribuzione dei ruoli, evidenziato dagli italiani nel quadro del programma GCAP, è generalmente tipico di tali progetti multinazionali.
Un esempio è il programma FCAS, al quale partecipano Francia, Germania e Spagna, anch’esso non sta andando bene perché i paesi non riescono a mettersi d’accordo sulla distribuzione della quota di ciascun paese nella creazione della componente principale del programma.
App DifesaRomania
Sii il primo a scoprire le novità più importanti del settore con l’applicazione DefenseRomania. Scarica l’app DefenseRomania sul tuo telefono Android (PlayStore) O iOS (App Store) e sei sempre a un clic da noi
Rimani aggiornato con le ultime novità. Segui DefenseRomania e altro ancora Google News
“Secchione dell’alcol. Lettore. Esperto di musica. Studente tipico. Giocatore umile e irritante. Esperto di zombi. Risolutore di problemi sottilmente affascinante.”