L’Italia si prepara alle elezioni. Attingendo al cristianesimo e al patriottismo, Giorgia Meloni è ad un passo dal diventare il primo presidente del Consiglio di estrema destra dalla seconda guerra mondiale

Meloni, 45 anni, potrebbe diventare Presidente del Consiglio alla vigilia del centesimo compleanno di Benito Mussolini, il dittatore fascista italiano salito al potere nell’ottobre del 1922. Nel 2019, Meloni gli ha regalato con orgoglio Caio Giulio Cesare Mussolini, un pronipote del dittatore, come uno dei suoi candidati al Parlamento europeo.

Per la maggioranza degli elettori italiani, le domande su antifascismo e neofascismo non sono “un fattore chiave per cui votare”, ha detto all’AP Lorenzo Pregliasco, capo della società di sondaggi YouTrend. “Non lo vedono come parte del presente. Lo vedono come parte del passato”.

Tuttavia, Meloni è diffidente nei confronti dell’immagine che l’Occidente ha della questione. Preferisce il termine conservatore all’estrema destra per descrivere il suo partito.

Di recente ha registrato videomessaggi in inglese, francese e spagnolo in cui dichiarava che la destra italiana “relega da decenni il fascismo nella storia, condannando inequivocabilmente la soppressione della democrazia e le leggi antiebraiche”.

Tuttavia, mantenendo la fiamma tricolore nel logo del suo partito, “sta simbolicamente giocando su quell’eredità”, ha detto all’AP David Art, professore di scienze politiche alla Tufts University che studia l’estrema destra europea.

A differenza della Germania, che ha lottato per venire a patti con l’eredità devastante lasciata dal nazismo, il periodo fascista è poco analizzato nelle scuole e nelle università italiane, dice Gastone Malaguti. Ora 96enne, ha combattuto da adolescente contro le forze di Mussolini. Nei decenni in cui ha visitato le aule per parlare della resistenza antifascista in Italia, ha riscontrato che molti studenti sono “inconsapevoli” di questa storia.

Appena cinque anni fa Fratelli d’Italia era considerata una forza marginale, ottenendo il 4,4% dei voti. Ora, i sondaggi d’opinione indicano che potrebbe emergere in testa a settembre e ottenere fino al 24% dei voti.

Meloni è alleata della Lega di destra, guidata da Matteo Salvini, che, come lei, è favorevole a misure drastiche contro l’immigrazione clandestina. L’altro suo alleato elettorale è Forza Italia, il partito di centrodestra dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

L’anno scorso, il suo partito è stato l’unico grande partito a rifiutarsi di aderire alla coalizione di unità nazionale delle sezioni italiane, guidata dal presidente del Consiglio Mario Draghi, ex capo della Banca centrale europea. Il governo Draghi è crollato il mese scorso, abbandonato improvvisamente da Salvini, Berlusconi e Giuseppe Conte.

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Nerio Baroffio

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