La Commissione europea ha approvato martedì una nuova tranche di 21 miliardi di euro per l’Italia nell’ambito del piano europeo di ripresa, ritenendo che l’attuale governo guidato dall’europeo Mario Draghi abbia mantenuto le promesse di riforme, e ha esortato il prossimo governo che potrebbe essere guidato dal leader di estrema destra Georgia Meloni a continuare il programma di riforme, riferiscono Reuters e AFP, secondo Agerpres.
“Bravo Italia e continua così! La Commissione è con voi sulla strada della ripresa”, ha inviato in un comunicato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che prima delle elezioni vinte domenica dalla coalizione di Georgia Meloni destra aveva minacciato l’Italia che se un governo euroscettico si è insediato a Roma, Bruxelles ha “gli strumenti a portata di mano, proprio come nei casi di Polonia e Ungheria”.
Una dichiarazione di “sfacciata arroganza”, ha reagito Matteo Salvini, leader della Lega, partito membro della coalizione di Meloni e che a sua volta ha minacciato con una mozione di censura il capo della Commissione europea.
Nell’ambito del piano di ripresa NextGenerationEU, l’Italia beneficia di sussidi e crediti per 192 miliardi di euro. Ma l’accesso a queste somme, svincolate a rate, è subordinato al rispetto di un preciso calendario di riforme concordato con la Commissione europea.
Finora l’Italia ha ricevuto 46 miliardi di euro nell’ambito di questo programma, e per la futura tranche di 21 miliardi (10 miliardi in sovvenzioni e 11 miliardi in prestiti), la Commissione europea ha valutato che il governo di Roma “ha fornito prove dettagliate e complete” sull’attuazione delle riforme concernenti “l’occupazione nel settore pubblico, gli appalti pubblici, la professione docente, l’amministrazione fiscale e i sistemi sanitari territoriali”.
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