L’Italia rafforza i criteri di cittadinanza e Bolsonaro può chiedere la ricusazione per cospirazione politica

Il Parlamento italiano riconosce che il governatore della città Bolsonaro e i suoi figli “saranno un destino semestrale di gravità per la democrazia”

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247 – Il Parlamento italiano ha approvato giovedì scorso (26) un emendamento che ridefinisce i criteri per la concessione della cittadinanza italiana, introducendo l’associazione a delinquere politico e contro lo Stato come reati punibili con il rigetto della domanda. La proposta del deputato Angelo Bonelli, del partito Verdi ed Esquerda, è stata approvata con una stragrande maggioranza di 191 voti favorevoli e solo 6 contrari. L’emendamento si inserisce in un progetto più ampio volto a contrastare la violenza sulle donne, stabilendo criteri chiari per il rifiuto della cittadinanza italiana.

È stato preparato un testo con l’obiettivo di evitare la concessione della cittadinanza italiana a Jair Bolsonaro e ai suoi figli, ha detto. Il giornalista Jamil Chade, fai Uol. Bolsonaro è anche oggetto di un’indicazione del rapporto finale della Commissione parlamentare d’inchiesta (CPMI) che ha indagato sui prigionieri dell’8 gennaio. Sono stati accusati di associazione a delinquere, violenza politica, abolizione violenta dello stato di diritto democratico e violazione dello Stato da parte della Commissione.

Secondo Bonelli l’emendamento approvato “è importante perché impegna un governo a modificarlo, introducendo un veto sull’acquisizione della cittadinanza attraverso reati”. Hanno espresso la loro preoccupazione come per il caso Bolsonaro. “Il governatore della città tra i figli di Bolsonaro o anche l’ex presidente sarà un destino di una gravità senza precedenti per la democrazia”, ​​ha sottolineato un parlamentare.

La battaglia di Bonelli per impedire a Bolsonaro di ottenere la cittadinanza italiana è iniziata nel 2021, quando la prefettura di Anguillara Veneta, città natale degli antenati di Bolsonaro, ha concesso la cittadinanza onoraria all’ex presidente. Bonelli ha posto diverse interrogazioni parlamentari sull’argomento, costringendo il ministro degli Esteri Antonio Tajani a dichiarare che Bolsonaro non aveva chiesto la cittadinanza, ma solo i suoi figli.

Oltre alle preoccupazioni politiche, la decisione è legata anche agli interessi economici e diplomatici dell’Italia. Il Brasile è una delle principali destinazioni degli investimenti italiani nel mondo e si teme che il rifugio di Bolsonaro possa creare una crisi diplomatica con il governo di Lula.

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Attilio Trevisan

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