Le autorità di Roma potranno destinare maggiori fondi ai centri preposti al rimpatrio dei migranti senza diritto d’asilo. Il finanziamento ammonta a 5 milioni di euro, destinati anche a procedure più rapide per la loro sistemazione provvisoria.

Il vice primo ministro Matteo Salvini ha affermato che è necessario almeno un centro per il rimpatrio dei migranti in ogni regione del Paese e ha chiesto leggi anti-immigrazione più severe.

L’Italia chiede da tempo aiuto agli Stati dell’UE per aiutarla a risolvere questo problema accogliendo i migranti che sbarcano qui. Su questo tema ha colloqui in particolare con la Francia.

“Dobbiamo aiutare le regioni perché altrimenti si rischia il collasso del sistema se continua questo ritmo di arrivi”, ha avvertito il ministro della Protezione civile, Matteo Piantedosi. Chiede nuovamente all’UE di intervenire.
“La Commissione europea ha preso atto della dichiarazione dello stato di emergenza in Italia. Questa decisione rientra nella competenza nazionale dell’Italia, determinata dalle particolari provocazioni della situazione migratoria in questo Paese, e prima di commentandoli”, ha risposto la portavoce della Commissione per gli affari interni dell’UE, Anitta Hipper.

Ha detto che l’esecutivo dell’UE voleva anche il trasferimento dei migranti in altri stati.

Ma una Ong che si occupa del salvataggio dei migranti in mare accusa l’esecutivo di destra a Roma di “xenofobia”.

“Questa è una campagna di propaganda del governo Meloni per seminare panico e rumore, e non è giustificata”, ha detto Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione Open Arms.

Il Paese è sopraffatto dal crescente numero di migranti marittimi. Solo negli ultimi tre giorni sono sbarcate 3.000 persone e decine di barche sono in viaggio. Due pescherecci con 400 migranti ciascuno sono in attesa di aiuto nel Mar Mediterraneo, secondo i dati dell’Ong Sea Watch. Circa 28.000 migranti irregolari sono arrivati ​​in Italia nel primo trimestre del 2023, secondo i dati del ministero dell’Interno italiano.