Mercoledì 6 dicembre 2023, 07:44
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La giustizia italiana ha emesso martedì cinque mandati di arresto contro persone accusate di aver aiutato un cittadino russo, agli arresti domiciliari su richiesta degli Stati Uniti, a fuggire da Milano alla fine di marzo per tornare nel suo Paese, nota l’AFP.
I mandati di arresto sono stati emessi a Brescia (Nord Italia), Slovenia e Croazia dalla polizia italiana in collaborazione con Eurojust e le autorità americane, ha detto in un comunicato il procuratore di Milano Marcello Viola.
Si tratta di due cittadini della Bosnia-Erzegovina, uno sloveno e due serbi, secondo i media italiani.
La Procura italiana ha emesso un mandato d’arresto anche nei confronti di un cittadino russo, Artiom Uss, sfuggito agli arresti domiciliari alla fine di marzo nonostante indossasse un braccialetto elettronico.
Gli Stati Uniti, che da allora ne volevano l’estradizione Italiaaccusa Uss, descritta dal vice procuratore generale Lisa Monaco come “amica del Cremlino”, di aver partecipato all’esportazione illegale di tecnologia militare americana in Russia.
Secondo il Dipartimento di Giustizia americano (DoJ), alcune di queste tecnologie sono state “scoperte sui campi di battaglia dell’Ucraina”.
Nell’ambito dell’indagine internazionale contro questa rete di assistenza al fuggitivo russo, il Dipartimento di Giustizia ha annunciato l’arresto, lunedì in Croazia, e l’incriminazione da parte della procura federale di Brooklyn, New York, di un bosniaco residente in Serbia.
Vladimir Jovancic, 52 anni, avrebbe aiutato l’Us a fuggire dall’Italia alla Russia.
Gli investigatori italiani hanno scoperto che quattro auto erano state utilizzate per consentirgli di fuggire da Milano e attraversare il confine sloveno dopo mesi di preparazione, secondo il procuratore italiano Marcello Viola.
Eurojust non ha risposto alle richieste dell’AFP.
Martedì il Dipartimento di Stato americano ha annunciato una ricompensa fino a sette milioni di dollari per informazioni che portino all’arresto o alla condanna di Uss.
Quest’ultimo è riuscito a fuggire il giorno dopo che un giudice italiano ne aveva ordinato l’estradizione negli Stati Uniti.
Washington aveva avvertito del rischio di fuga per questo russo dotato di ingenti risorse finanziarie. Ad aprile Artiom Uss ha annunciato il suo ritorno in Russia, ricorda l’AFP.
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