Giovedì il Parlamento italiano ha approvato una decisione del governo che limita le azioni delle navi che salvano i migranti dal Mar Mediterraneo e prevede anche la confisca di queste navi in caso di ripetute deviazioni dalle nuove regole, informa Agerpres.
Secondo la decisione, le navi devono “senza indugio” chiedere il permesso di entrare in un porto dopo aver salvato i migranti dal Mar Mediterraneo, senza cercare altre imbarcazioni con profughi.
Finora le navi utilizzate dalle organizzazioni non governative hanno navigato per diversi giorni in mare, effettuando diverse operazioni di soccorso prima di dirigersi verso l’Italia.
La nuova legge prevede multe fino a 50.000 euro per i comandanti che non rispettano la procedura, nonché il sequestro delle navi in caso di ripetute violazioni.
“Se l’immigrazione non è controllata, crea sfruttamento, lavoro forzato, lavoro nero. Se l’immigrazione non è controllata, crea enclavi di illegalità e criminalità, provocando un senso di insicurezza sociale”, ha affermato Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato alla Ministero degli Affari Interni.
Il primo ministro Giorgia Meloni afferma che le missioni di salvataggio incoraggiano i migranti a correre il rischio di attraversare il mare dal Nord Africa all’Italia.
Le associazioni di beneficenza affermano, tuttavia, che i migranti sono partiti comunque, senza aspettare l’arrivo delle navi di soccorso. I gruppi umanitari affermano che vietare più salvataggi porterà a un numero ancora maggiore di morti e l’ONU ha chiesto all’Italia di ritirare il disegno di legge dopo che era già stato approvato dalla Camera dei Deputati questo mese.
Anche le organizzazioni non governative lamentano che il governo italiano le stia costringendo a trasportare i migranti in porti remoti nel nord della penisola, lontani dai luoghi di soccorso. I costi per le ONG sono aumentati vertiginosamente da quando sono state imposte le restrizioni e negli ultimi mesi sono salpate solo poche navi.
Tuttavia, il numero di migranti che arrivano in Italia non è diminuito; quest’anno sono stati registrati 12.667 ingressi, rispetto ai 5.273 dello stesso periodo del 2022.
Almeno 157 migranti sono stati dichiarati dispersi e probabilmente sono morti nel 2024 mentre tentavano di attraversare il Mar Mediterraneo. Un documento del ministero dell’Interno registrava, secondo Reuters, che lo scorso anno su circa 105.000 migranti, solo il 10% è stato portato in Italia dalle navi delle organizzazioni non governative.
“Questo è semplicemente il modo sbagliato di affrontare questa crisi umanitaria”, ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk.
Il mese scorso, la Chiesa cattolica in Italia ha affermato che le nuove misure violano il diritto internazionale e devono essere abbandonate.
Editore: D.R
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