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Lo Stato italiano dovrà risarcire le vittime di reati violenti avvenuti nella Penisola, anche se residenti all’estero. Soprattutto quando si tratta di violenza sessuale. Il disegno di legge di modifica della legge arriva dopo il caso di una turista australiana violentata da una romena a Roma, la cui richiesta di risarcimento è stata respinta, perché cittadina straniera.
Da Veronica Micu il 31.01.2023, 11:33
Il professor Vincenzo Sanasi D’Arpe, direttore generale della Consap – società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce i servizi assicurativi pubblici – è rimasto colpito dalla storia di Autralliance e ha deciso di agire. Ha predisposto una bozza di modifica alla legge del 2016 che, recependo la direttiva europea del 2004, istituiva il “Fondo di rotazione di solidarietà per le vittime di reati di mafia e delitti violenti dolosi”, gestito dalla Consap.
“È chiaro che la logica della legge mira a proteggere tutte le vittime, indipendentemente dal loro domicilio. Per questo ho voluto prendere questa iniziativa sul personale, affinché sia garantita la correttezza che la signora reclama”, afferma il professor Sanasi D’Arpe, avvocato cassazionista e uno dei massimi esperti nel campo dell’amministrazione delle grandi imprese in difficoltà.
Secondo l’amministratore delegato di Consap, tale modifica non sarebbe in contrasto con l’articolo 11 della legge 2016 e sarebbe in piena conformità con l’articolo 3 della Costituzione, riferisce IlMattino.
Stuprata in vacanza a Roma, da un senzatetto rumeno
L’australiana aveva 49 anni quando, il 3 ottobre 2016, fu avvicinata da Eduard Oprea, un 41enne rumeno con precedenti penali, nei pressi di un bar poco distante dalla stazione Termini e dall’albergo dove alloggiava. La donna non ricordava bene la strada per l’albergo, chiese informazioni e lui si offrì gentilmente di aiutarla. Solo dopo pochi metri l’australiana si è accorta di essere stata condotta in un angolo buio e isolato del parco centrale di Colle Oppio, a due passi dal Colosseo.
“Non ho avuto nemmeno il tempo di rendermi conto di niente. Ho sentito un forte colpo in faccia, che mi ha buttato a terra. Poi mi sono svegliato vuoto e senza portafoglio con soldi, cellulare, catena e orecchini. Questo bestia li aveva strappati senza pietà”, ha detto l’australiana ai giornalisti dal suo letto d’ospedale. Il Messaggero.
La donna è arrivata in ospedale con il naso rotto e il volto contuso.
Oprea è stata trovata e arrestata pochi giorni dopo.
Il rumeno è stato prima condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione, poi la pena è stata ridotta a 10 anni nel 2019, sentenza confermata in cassazione un anno dopo. Fece ricorso, ma fu respinto.
L’australiano avrebbe dovuto essere risarcito con 50.000 euro
Il 49enne australiano avrebbe avuto diritto a un risarcimento fissato dal giudice in 50.000 euro. Ma non ha mai visto i soldi.
“Il rumeno è povero. Inoltre, ha ricevuto assistenza legale gratuita dallo Stato, e quindi lo Stato stesso, per legge, non può fornirlo. Per questo il mio assistito si è rivolto al Fondo per le vittime di violenza e reati di mafia, allora come ogni altro avrebbe fatto un altro cliente, ma la commissione presieduta dall’autorità prefettizia che deve valutare la richiesta l’ha respinta perché la signora è australiana e non ha residenza stabile in un Paese europeo”, ha spiegato l’avvocato Mario Rinaldi.
Per questo la donna ha fatto causa al ministero dell’Interno italiano, ritenendo la decisione “discriminatoria, per me e per tutte le donne”. Il 18 gennaio, dopo più di un anno, è stata fissata la prima udienza.
Sanasi D’Arpe è rimasto molto colpito dalla storia. Inoltre, a seguito dell’attività istruttoria delle Commissioni Designate, Consap è lei che paga i danni.
“Formalmente sia la Commissione che il Dipartimento, sentito il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, sono stati impeccabili nell’applicazione della legge, ma sono convinto che sia necessario modificarla secondo lo spirito del legislatore, sia europeo che nazionale, che intende tutelare i diritti inviolabili della persona”, ha dichiarato il direttore della Consap.
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