L’Italia annuncia che farà causa all’Austria davanti alla Corte di Giustizia dell’Ue: “Questo governo metterà fine a tutto

L’azione è stata annunciata dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha accusato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di protestare contro il blocco dei migranti, ma di non aver fatto nulla nel caso di blocco dell’accesso al Brennero .

“In questo momento confidiamo nella giustizia della Corte europea. Non si può pontificare in nome dell’Italia chiedendo l’accoglienza e l’integrazione (dei migranti) a Lampedusa, bloccando la frontiera al valico del Brennero. Questo governo metterà fine a questa vergogna”, ha dichiarato mercoledì Salvini al Parlamento di Roma.

Egli ha sottolineato che la decisione è stata presa “dopo quattro anni di inazione da parte della Commissione europea” e che il dossier che sarà sottoposto al tribunale è attualmente in preparazione.

“Siamo di fronte a un atto di violenza e arroganza politica da parte del governo di uno Stato membro dell’Ue, al quale dobbiamo porre fine”, ha detto Salvini. “Le restrizioni sono state introdotte dall’Austria, sulla carta, per ragioni ambientali, ma l’ambiente non c’entra nulla. Si tratta semplicemente di concorrenza sleale austriaca nei confronti di imprenditori e trasportatori provenienti da Italia, Germania e dall’intero continente europeo.”

In risposta, un portavoce della Commissione europea ha affermato che l’istituzione non ha ancora ricevuto alcuna denuncia da parte dell’Italia contro l’Austria in merito alle restrizioni unilaterali alla circolazione imposte da Vienna sul Brennero.

“È un tema su cui lavoriamo da tempo con gli Stati membri, abbiamo avviato e organizzato incontri con i ministri dei Trasporti di Germania, Austria e Italia”, ha dichiarato il portavoce, sottolineando che “dipende soprattutto da questi tre paesi per trovare una soluzione”.

A ottobre Matteo Salvini si recherà al Brennero per verificare la situazione, soprattutto dopo l’annuncio di Vienna sul rafforzamento dei controlli alle frontiere.

E la Romania ha annunciato, attraverso il primo ministro Marcel Ciolacu, che farà causa all’Austria davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea se Vienna dovesse bloccare nuovamente l’adesione della Romania allo spazio Schengen.


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Serena Megna

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