I giocatori italiani, formidabili, coraggiosi e scatenati, giacevano sparsi, esercitandosi sul campo del Lille, mentre i francesi si davano pacche sulle spalle di sollievo più che di congratulazioni. L’Italia ha ammesso la propria frustrazione per l’esito entusiasmante della partita, ma anche se alla fine Ridley è stato giudicato un errore, l’inglese ha arbitrato egregiamente per il resto.
“Se lo guardi ora, allora sicuramente il calcio avrebbe dovuto essere dato di nuovo”, ha detto al Telegraph Sport l’allenatore della difesa italiano Marius Goosen. “Ma sappiamo tutti che in questa situazione di pentola a pressione, come arbitro, non è così facile prendere sempre la decisione giusta. Col senno di poi, avrebbe dovuto essere dato di nuovo, ma non c’è alcuna lamentela”.
Gonzalo Quesada, allenatore dell’Italia, ha aggiunto: “Stavo scendendo le scale aspettando il rumore. Tutto quello che ho visto è stato quello [Paolo] Sono andato giù e l’ho rimesso a posto. Poi ho sentito i miei colleghi lamentarsi che facevano pagare, era una penalità e [they] non è possibile caricare. Se così fosse, la prima reazione sarebbe quella di frustrazione.
“Non ho nulla di cui lamentarmi, ma è un po’ frustrante sapere che l’ultimo rigore che abbiamo vinto non siamo riusciti a godercelo in condizioni normali. Ma stapperemo comunque una bottiglia di champagne”.
L’Italia avrebbe dovuto vincere prima dell’80’ e quando Capuozzo ha crossato la sensazione era che fosse così. Questa meta è stata una delle più maestose che gli Azzurri abbiano mai architettato, cominciando con una mischia nei 22′ e terminando con Capuozzo, l’eroe del Cardiff due anni fa, che puntava in corner.
L’equilibrio e il tempismo di Juan Ignacio Brex dovrebbero essere assaporati negli anni a venire; così è la brutalità demolitrice di Tommaso Menoncello. Ross Vincent non ha preso parte alla prova ma anche il numero 8 dell’Exeter, alla sua seconda presenza, ha disputato una partita indimenticabile.
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