L’Italia adotta nuove misure per fronteggiare l’ondata di migranti

Continuano gli sbarchi in Italia. L’hotspot di Lampedusa è sovraffollato. Il sistema di accoglienza dei migranti è in difficoltà. Il governo sta valutando nuove soluzioni per gestire la situazione di emergenza. Si è conclusa a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri e, secondo le informazioni, è stato varato il pacchetto di misure sui migranti annunciato nei giorni scorsi dal premier Giorgia Meloni. Una delle novità più importanti è l’estensione a 18 mesi del periodo massimo di trattenimento per rimpatriare le persone arrivate irregolarmente in Italia.

“Voglio esprimere la mia immensa soddisfazione per l’unità e il lavoro di squadra dell’intero governo nell’affrontare la crisi dell’immigrazione”, ha affermato il Primo Ministro italiano. “Noi decidiamo chi entra in Europa, non i trafficanti. Queste sono parole pronunciate ieri a Lampedusa da von der Leyen, queste sono parole che io, Matteo, Antonio e tutti noi abbiamo detto tante volte – ha detto anche il premier italiano. Questa frase può essere considerata la sintesi della nuova visione che si è imposta in Europa grazie all’Italia.

“Nel prossimo Consiglio europeo informale di ottobre, l’Italia chiederà agli altri Stati membri di prendere le decisioni necessarie e opportune, in particolare in termini di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa”.

Il primo ministro ha inoltre annunciato di “essere d’accordo con il ministro Tajani che saranno convocati gli ambasciatori dei paesi che rappresentano le nazionalità più numerose dichiarate al momento dello sbarco degli immigrati sulle nostre coste”.

Il limite di detenzione per i richiedenti asilo resta fissato a 1 anno

“Il periodo di detenzione per i richiedenti asilo è già di 12 mesi e non verrà modificato, ma entrerà in vigore grazie alla realizzazione dei centri di detenzione necessari per chiunque arrivi illegalmente in Italia, compresi i richiedenti asilo”, ha spiegato il premier Giorgia Meloni in apertura della riunione del Consiglio dei ministri che ha varato le misure riguardanti i migranti.

Sempre nel corso dell’incontro di lunedì, il primo ministro ha lanciato anche un lungo attacco contro Borrell e la sinistra: “È triste constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, facciano tutto ciò che è nelle loro possibilità potere di ostacolare il lavoro di coloro che avanzano.

Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle posizioni di diversi esponenti della sinistra, ma non solo. Azioni che vanno nella stessa direzione di sostenere che nessuno dei Paesi del Nord Africa è uno Stato sicuro che accetta di fermare le partenze o rimpatriare gli immigrati clandestini. In sostanza, il desiderio della sinistra europea è rendere inevitabile l’immigrazione clandestina di massa. »

Giorgia Meloni si oppone all’introduzione del salario minimo / Fonte foto: EPA/GIUSEPPE LAMI

“Oggi daremo mandato al Ministero della Difesa di creare strutture in grado di trattenere nel più breve tempo possibile i clandestini. Anni di politica dell’immigrazione hanno fatto sì che oggi in Italia ci siano pochissimi posti disponibili nei CPR (centri di detenzione per rimpatrio). Il nuovo I Cpr verranno realizzati in aree a bassissima densità abitativa, facili da delimitare e monitorare, in questo modo non si creeranno più disagio e insicurezza nelle città”, ha spiegato Meloni, spiegando che “entrambe le proposte saranno inserite nel decreto Sud per entrare in vigore immediatamente.”

L’Italia presa d’assalto dai migranti

Il Consiglio dei ministri è stato convocato dopo la visita di ieri a Lampedusa del premier Giorgia Meloni, della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, e del commissario europeo agli Affari interni, Ylva Johansson. Sul tavolo del governo, come aveva anticipato nei giorni scorsi il Primo Ministro, c’era una serie di misure volte a istituire un Centro per i rimpatri (CPR) in ogni regione e ad aumentare la durata della detenzione dei migranti fino a 18 mesi, il massimo consentito dalle norme europee. legislazione.

Il numero dei migranti in arrivo e la velocità dei trasferimenti da Lampedusa mettono sotto pressione altri centri di accoglienza: a Porto Empedocle, nell’agrigentino, dove la struttura di accoglienza versa in grandi difficoltà, sono stati inviati quattro autobus della polizia e due dell’esercito per effettuare il trasferimento. 300 migranti.

I gruppi verranno smistati nelle strutture di accoglienza presenti sul territorio. L’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario perché gli autobus privati ​​hanno annunciato di non essere disponibili al trasporto dei migranti, soprattutto dopo l’incidente mortale della scorsa settimana nei pressi di Roma.

fonte: RADOR RADIO ROMANIA / Ilsole24ore.com

Tarso Mannarino

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