L’istruzione scolastica alla Parliament School è ancora salda

Questo è tutto ciò che penso e partecipo al governo

Come previsto, in Parlamento sono arrivate proposte anche da Lega e Fratelli d’Italia, che però non possono usare l’espressione “educazione sessuale”.

Su proposta del partito di Matteo Salvini, la prima compagnia della deputata Laura Ravetto, lui chiede introdurre opportunità di istruzione per tutte le donne nell’ambito di qualsiasi integrazione esistente nell’educazione civica. Secondo la proposta della Lega, l’educazione civica deve essere integrata da “tutta la crescita educativa, culturale ed emotiva dei giovani in termini di rispetto, non oggettivazione ed emancipazione della donna”. In una recente intervista con alla RepubblicaRavetto ha spiegato perché la vostra proposta non è stata preceduta dall’introduzione dell’istruzione accademica a scuola. “Noi del centro città abbiamo il principio dell’educazione sessuale e questo è l’amore dei sessi. E so che per vari motivi le opposizioni su questo tema non sono d’accordo, preferisco circondare la proposta di lasciare ciò che può unire e non dividere: il risultato della donna”, ha dichiarato la deputata della Lega.

Il disegno di legge presentato a marzo al Senato dalla senatrice Fratelli d’Italia Giulia Cosenza è più preciso ed è intitolato: “Introduzione dell’insegnamento dell’educazione emotivo-sentimentale nei scholastici programi del sistema educativo di struzione e di formazione, al fine di contrastare il fenomeno del femminicidio”. Secondo Cosenza l’educazione emotivo-sentimentale deve essere finalizzata ad un sapere circoscritto, che è la conoscenza “della complementarietà tra uomo e donna e l’elaborazione di un rapporto tra le sedute impresse e il valore del risultato” . L’obiettivo è ridurre il numero delle vittime degli omicidi, definiti da Cosenza un fenomeno “culturale” e “atavico”.

Ad oggi nessuna di queste proposte è stata esaminata dalle commissioni parlamentari. Abbiamo ricordato che un disegno di legge o una proposta di legge, per essere approvato in via definitiva, deve essere prima approvato dalle Commissioni e attraverso Camera e Senato, nello stesso test. La maggior parte delle proposte legislative presentate dai parlamentari si concludono con un nulla di fatto. Nel corso dell’ultima legislatura, dal 2018 al 2022, il Parlamento approvato solo 62 gambe più 5.500 proposte presentate dai parlamentari, ossia l’1 cento.

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Attilio Trevisan

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