L’ex ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski lamenta l’insufficiente leadership della Germania nel sostenere l’Ucraina

Un anno dopo il famoso discorso del cancelliere federale tedesco Olaf Scholz, “Zeitenwende” (Punto di svolta), l’ex ministro degli esteri e della difesa polacco Radoslaw Sikorski si è lamentato dell’insufficiente leadership della Germania nel sostenere l’Ucraina, informa domenica la Dpa, secondo Agerpres.

Anche se il governo tedesco ha fatto molto finanziariamente e militarmente per l’Ucraina invasa dalla Russia, tra gli alleati prevale la percezione che “la Germania faccia solo ciò che è necessario all’ultimo momento, solo sotto pressione esterna”, ha detto il politico all’agenzia di stampa tedesca. Conservatore polacco, eurodeputato del partito di opposizione Piattaforma civica (PO).

“E dà l’impressione che tu non sia coinvolto nel problema, che ci sia una riluttanza, che la Germania non sia un leader che risponde alla crisi, ma stia in disparte”, ha detto Sikorski.

Lunedì il Bundestag celebrerà un anno dal discorso “Zeitenwende” di Olaf Scholz. In questo discorso, il cancelliere federale tedesco ha annunciato un riorientamento della politica di sicurezza della Germania a seguito dell’aggressione russa in Ucraina.

Sikorski ha descritto il discorso come coraggioso, ma ha sottolineato che pochi dei cambiamenti annunciati a suo tempo sono stati implementati. “Gli americani hanno una bellissima espressione: ‘Non hai bisogno di parlare per parlare ma per camminare’ (frase che potrebbe essere parafrasata come ‘dimostrare con i fatti, non solo con le parole’). Pertanto, quando annunciate che spenderete 100 miliardi in più per la difesa, mi aspetto che sia stato speso più di tale importo fino ad oggi”, ha detto l’ex ministro degli esteri e della difesa polacco.

Nel 2011, come ministro degli Esteri polacco durante la crisi finanziaria, Sikorski disse in un discorso a Berlino che temeva una Germania forte meno dell’inerzia tedesca. Questa affermazione viene invocata più e più volte oggi quando si tratta del desiderio dei paesi dell’Europa orientale di vedere una leadership più forte per la Germania.

Tarso Mannarino

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