“C’è una procedura in corso, lo Stato italiano, tramite il ministero della Giustizia, ha contattato la polizia rumena. E’ questione di giorni, non di più”, ha detto Gorghiu, dopo essere stato interrogato dai giornalisti sul fatto di portare l’ex ministro nel paese delle finanze, secondo Agerpres.
Il ministro della Giustizia ha anche detto che nel caso di altre persone ricercate dalle autorità rumene, ma che si trovano in Italia, il ministero della Giustizia sarà “attivo”.
“Abbiamo procedimenti in corso, non esauriti, saremo attivi come in questo caso. Abbiamo un magistrato di collegamento in Italia, che si occuperà di tutti i casi attivi e ci terrà informati”, ha detto il ministro.
Alina Gorghiu ha sottolineato che il ministero della Giustizia “ha svolto un ruolo attivo durante tutto questo periodo” e che “la cooperazione giudiziaria in materia penale con l’Italia in questo caso (Vâlcov – no) è stata molto buona”.
“Dal mio punto di vista, indipendentemente dal nome, che lo chiamino Vâlcov, Popescu o Ionescu, i condannati che hanno temporaneamente scelto un’altra giurisdizione per scontare la pena tornano in Romania e scontano la pena nel sistema penitenziario rumeno. . non esitiamo ad applicare la stessa misura, lo stesso trattamento a qualsiasi latitante”, ha affermato il ministro.
L’8 agosto la Suprema Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da Darius Vâlcov, ex sindaco del comune di Slatina e ministro delle Finanze, contro la decisione con cui si era deciso di consegnarlo alle competenti autorità della Romania.
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