L’Eurovision 2021 è stata vinta dall’Italia, con un brano rock

L’Italia, rappresentata dalla rock band Måneskin, è la grande vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2021, grazie al voto dei telespettatori, che nella serata di sabato ha ribaltato completamente la gerarchia risultante da un primo giudizio dei Paesi partecipanti.

La finale del concorso musicale europeo, giunto alla sua 65esima edizione, si è tenuta a Rotterdam con 3.500 spettatori dopo che il concorso dello scorso anno era stato annullato a causa della pandemia.

La Romania, rappresentata da Roxen, ha mancato la qualificazione per la finale di Eurovision 2021, per la terza volta consecutiva. Il punteggio massimo della giuria rumena è stato annunciato dalla ginnasta Cătălina Ponor. La giuria rumena ha assegnato 12 punti a Malta, mentre il pubblico rumeno ha votato per la rappresentante della Repubblica di Moldavia, Natalia Gordienko.

L’Italia, con il brano “Zitti e Buoni”, si è portata in testa alla classifica, finora dominata da Francia e Svizzera, dopo aver ricevuto più di 300 voti dal pubblico, il punteggio più alto ottenuto da un partecipante a questa competizione.

E l’Islanda, che prima della cancellazione dell’edizione dello scorso anno era considerata la favorita all’Eurovision, con un gruppo di giovani anticonformisti e allegri, è rimasta vicina ai primi posti.

La suspense si è mantenuta fino all’ultimo momento, quando il televoto ha decretato il vincitore tra Italia e Svizzera. L’Italia ha accumulato un totale di 524 punti.

La Francia segue nella gerarchia con 499 punti e la Svizzera con 432 punti. Anche Islanda (378), Ucraina (364), Finlandia (301), Malta (255), Lituania (220), Russia (204) e Grecia (170) sono entrate nella top 10.

Ora, l’Italia dovrà ospitare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest nel 2022. Questa è la terza volta che vince e organizza il prossimo spettacolo in questa veste. Le due precedenti edizioni si sono svolte a Roma ea Napoli.

Chi sono i quattro terribili giovani dei Maneskin

Ecco come suona la canzone dei quattro membri del gruppo Måneskin, che sabato sera ha vinto il trofeo Eurovision 2021:

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“Vogliamo solo dire, a tutta l’Europa, al mondo intero: il rock ‘n’ roll non muore mai!” Damiano David, il cantante del gruppo Maneskin, ha dichiarato dopo il gruppo, formato da tre ragazzi e una ragazza, è stato annunciato come il vincitore del concorso.

I quattro erano compagni di classe al liceo e hanno formato la loro band nel 2016 a Roma, e nel 2017 sono arrivati ​​secondi al concorso “X Factor” in Italia. Il nome della band è una parola danese che significa “chiaro di luna”. È stato suggerito dalla bassista Victoria De Angelis, che è per metà danese.

Il gruppo ha vinto anche il Festival di Sanremo 2021, che si è svolto a inizio marzo, con lo stesso brano, “Zitti e Buoni”.

I membri della band Mansekin sono sopraffatti dalla gioia quando gli viene detto che hanno vinto il trofeo Eurovision 2021 Foto: Profimedia

E’ la prima vittoria dell’Italia in Eurovision dal 1990, quando vinse Toto Cutugno con la canzone ‘Together: 1992’. La competizione europea non è stata vinta da una rock band dal 2006, quando i finlandesi di Lordi hanno trionfato ad Atene.

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I membri del gruppo Maneskin celebrano la loro vittoria all’Eurovision 2021 con lo champagne Foto: Profimedia

Curiosamente, la Gran Bretagna, rappresentata da James Newman, non ha ottenuto punti all’Eurovision 2021, né dalle giurie nazionali né dal pubblico. È la seconda volta che il Regno Unito arriva ultimo, ma la prima volta che non segna un punto.

E un’altra novità: uno dei presentatori dello spettacolo è stato Nikkie de Jager, essendo la prima volta nella storia che una persona transgender ha presentato l’Eurovision.

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Sul palco salgono i padroni di casa dell’Eurovision 2021, l’edizione di Rotterdam. A destra, Nikkie de Jager, è la prima persona transgender ad apparire in una tale competizione Foto: Profimedia

Oltre alle 26 canzoni iscritte al concorso, Rotterdam ha messo in scena uno spettacolo impressionante con gli ex vincitori dell’Eurovision, tra cui quello del 1969, che si esibiscono in una stravaganza di luci proiettate di notte sui tetti dei grattacieli.

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Editore: Luana Pavvaluca

Mirella Giovinco

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