Papa Francesco, ricoverato in ospedale, si sente meglio, ma per i riti pasquali è già stato sostituito. In ospedale il Sommo Pontefice lavora, legge i giornali e prega.
È stata una tranquilla notte di riposo per Papa Francesco in ospedale, colazione servita e una mattinata di lettura dei giornali e rientro al lavoro. Il papa ha anche pregato e fatto la comunione nella cappella del miniappartamento al 10° piano del policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato.
Ha anche inviato alcuni tweet, segno che la sua salute è sotto controllo.
Grazie alle terapie si registra “un sensibile miglioramento del suo stato di salute”, conferma la Sala Stampa vaticana, aggiungendo: “Sulla base della prevedibile evoluzione, il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”.
Intanto però da lunedì sono stati individuati i sostituti per i riti pasquali, dal vicecancelliere cardinale Leonardo Sandri, che celebrerà la domenica delle Palme, al decano Giovanni Battista Re, che prenderà il posto del pontefice la mattina di Pasqua.
Papa Bergoglio, che su Twitter si è detto commosso dai tanti messaggi ricevuti ed ha espresso la sua gratitudine per le preghiere ricevute, soffre di un’infezione delle vie respiratorie superiori che non ha lasciato traccia nei polmoni, come ha chiarito mercoledì pomeriggio una TAC. Il problema è una bronchite infettiva, di origine virale (ma non correlata al coronavirus), che molto probabilmente è sfociata in una sovrainfezione batterica, come accade abbastanza frequentemente, scrive La Repubblica.
La terapia si basa sulla somministrazione endovenosa di antibiotici, proprio per combattere i batteri, ma anche di farmaci per ridurre l’infiammazione. I farmaci “hanno prodotto gli effetti attesi, con un notevole miglioramento dello stato di salute”, affermano quelli del Vaticano.
Il papa è un paziente anziano affetto da vari disturbi. Ha subito un intervento chirurgico all’intestino nel 2021, è sovrappeso e ha problemi al ginocchio e sciatica che gli hanno ridotto la mobilità, e generalmente ha le fragilità di un uomo di 86 anni. Per questo martedì, quando ha avuto un problema respiratorio, i medici si sono allarmati e hanno deciso di portarlo al Gemelli per accertamenti. Da quando è entrato in ospedale, il suo assistente, Massimiliano Strappetti, è stato al suo fianco.
Nello stabilimento privato di Roma lavora uno dei più importanti pneumologi d’Italia, Luca Richeldi, che lo è anche lui. Sovrintende alla cura dell’infezione e, in generale, alla salute dei bronchi e dei polmoni del Santo Padre.
Quando mercoledì il papa si è ammalato, c’erano anche timori di malattie cardiache, spesso legate a sintomi respiratori. Poi i test hanno cambiato la diagnosi in bronchite.
(fonte: AFP)
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