La novità, rispetto agli studi precedenti, è che in questo caso è stata dimostrata una correlazione diretta tra attività fisica e minor rischio di cancro al seno.
“Prima di questo ultimo studio, c’erano prove puramente osservazionali per un minor rischio di cancro al seno nelle donne che esercitano. Quest’ultimo studio, al contrario, stabilisce un nesso causale dovuto alla randomizzazione mendeliana, poiché attraversa un pannello di geni correlati al atteggiamento verso l’attività fisica, l’evento avverso (es. cancro al seno) e il comportamento stesso (o attività fisica).
È qui che emerge il legame diretto tra uno stile di vita attivo e un minor rischio di cancro al seno”, spiega il dott. Stefano Magno, chirurgo senologico, responsabile del Centro per le Cure Oncologiche Integrate Komen Italia (Servizio Terapie Integrate) del Policlinico Universitario Gemelli Fondazione. IRCCS di Roma.
Il nuovo studio, quindi, aggiunge conferma a quanto emerso in precedenza in merito al ruolo dell’attività fisica come fattore protettivo contro il cancro al seno. Ma perché questo accade?
“Innanzitutto è bene ricordare che quando si parla di inattività fisica si deve parlare di fattore di rischio e non di causa diretta. I tumori, non solo quelli al seno, ma tutti i tipi di cancro, sono malattie multifattoriali. Tra i fattori di rischio, però, spesso viene trascurato uno stile di vita sedentario. Questi studi, invece, sembrano dire che sia uno dei fattori predominanti”.
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