Le autorità italiane hanno recentemente effettuato un’importante operazione contro il settore lattiero-caseario. Tre aziende manifatturiere sono state accusate di aver tentato, attraverso vari metodi, di prolungare la durata di conservazione dei loro prodotti.

Secondo l’indagine condotta dalla Procura di Pesarotre, tre aziende marchigiane hanno utilizzato sostanze come acqua ossigenata (acqua ossigenata) e idrossido di sodio (soda caustica) per mascherare l’alterazione dei prodotti lattiero-caseari.

Si prevedeva che i prodotti arrivassero sugli scaffali dei supermercati. La soda caustica e l’acqua ossigenata venivano usate per correggere l’acidità del latte avariato.

I Carabinieri e le autorità italiane hanno effettuato perquisizioni su larga scala negli stabilimenti dei produttori di latte oggetto dell’indagine. Sono state sequestrate casse frigorifere, interi bancali di prodotti scaduti nonché ingenti quantitativi di soda caustica e acqua ossigenata.

“Le attività di perquisizione e sequestro hanno portato al sequestro di un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di latticini, nonché di circa 2,5 tonnellate di sostanze. Il valore totale è di circa 800.000 euro. I controlli sono scattati a seguito delle indagini svolte dalla Procura di Pesaro nei confronti di 10 persone e 3 aziende commerciali, al fine di porre fine ad un complesso fenomeno di falsificazione e alterazione volto a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione dei prodotti destinati per la distribuzione di massa. . Da parte dell’azienda Fattorie Marchigiane Fattorie Marchigiane vige la più severa riserva”, lo indica una nota ufficiale citata da ilrestodelcarlino.it.

Il ritrovamento è stato fatto presso il caseificio Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, società controllata dal gruppo Trevalli Cooperlat. Sarebbe stata controllata anche un’altra azienda del gruppo, situata fuori dalle Marche.

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