L’Ambasciatrice della Romania in Italia, Gabriela Dancău, è stata invitata al programma “Ambassador Radio România Internaţional” in occasione della Festa Nazionale della Romania. Sua Eccellenza ha parlato di come sono percepiti i rumeni in Italia ma anche in Spagna, essendo la sua precedente missione in questo paese.
Alla domanda se ci sono differenze significative tra le comunità rumene in Italia e quelle in Spagna, Gabriela Dancău ha affermato che i rumeni sono molto ben accettati in questi paesi, ma, ovviamente, ognuno vive in modo diverso, essendo paesi diversi. Tuttavia, Sua Eccellenza ha affermato che “è passato da tempo il tempo dei luoghi comuni e dei pregiudizi legati ai rumeni in Spagna e in Italia”.
“Inevitabilmente, i rumeni che vivono in stati diversi tendono ad adattarsi alla società ospitante, alle sue specificità. Partirei piuttosto dalle similitudini tra Italia e Spagna, dalla collocazione geografica, alle lingue facilmente assimilabili dalla comunità romena. Non è un caso che i legami comuni di lingua, cultura e storia tra Spagna e Romania, e Italia e Romania, credo, abbiano permesso l’insediamento di più di un milione di rumeni in ciascuno di questi due stati. È un ulteriore segnale che abbiamo a che fare con Stati i cui cittadini sono molto ospitali, altrimenti sarebbe difficile immaginare famiglie stabilite in Italia e in Spagna, che ormai sono già alla seconda generazione”, ha detto l’Ambasciatore romeno in Italia, per RRI .
ES Gabriela Dancău: “Il tempo del pregiudizio legato ai rumeni in Spagna e in Italia è finito da tempo”
Sua Eccellenza ha precisato che i rumeni in Italia sono ben integrati e il loro contributo al corretto funzionamento delle società ospitanti è essenziale.
“Oserei dire che i problemi non sono tanto causati dalle società ospitanti quanto dai connazionali che spesso si trovano in situazioni difficili. E quando ci troviamo di fronte a situazioni del genere, abbiamo sempre trovato il sostegno e l’apertura delle autorità di gli Stati ospitanti, individuando di volta in volta soluzioni specifiche, ma parlo comunque di casi isolati.
Le comunità rumene hanno raggiunto l’età della maturità dopo più di 20 anni di migrazione. Sono famiglie ben integrate, cittadini che a volte svolgono attività in campi essenziali, siano essi lavori domestici, agricoli o sanitari. Molti ricoprono posizioni manageriali in settori difficilmente raggiungibili qui in Italia, e il loro contributo al buon andamento delle attività ricettive è fondamentale. È certo che il tempo dei cliché e dei pregiudizi legati ai rumeni in Spagna e in Italia è ormai passato”, ha dichiarato anche Gabriela Dancău secondo Rador.
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