L’allenatore del Napoli si è infuriato dopo che Luciano Spalletti è stato scelto per la nazionale italiana! Clausola che impedisce lo spostamento


articolo scritto da Digi Sport
15.08.2023, 19:09

Luciano Spalletti (64), l’allenatore che l’ha aiutata Napoli per vincere il primo scudetto dal 1990, è stato scelto prendere il posto di Roberto Mancini (58 anni) sulla panchina della nazionale a Italia.

Il tecnico è in scadenza di contratto dalla fine della scorsa stagione, quando ha lasciato la panchina del Napoli dopo aver dichiarato di aver bisogno di una pausa.

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In quel momento le due parti hanno raggiunto un accordo su una clausola secondo la quale il Napoli avrebbe ricevuto tre milioni di euro se il tecnico dovesse firmare con un’altra squadra prima dell’estate del 2024, quando sarebbe scaduto l’accordo con la sua ex società.

La Figc, però, non sembra disposta a pagare tale clausola nominare il nuovo selettoretanto più che una cosa del genere non era mai accaduta prima nel calcio italiano.

Per questo il tecnico del Napoli Aurelio De Laurentiis si è infuriato e ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui critica aspramente i ‘federali’, ma anche Spalletti.

Luciano Spalletti, nonostante abbia ancora un anno di contratto con il Napoli, ha espresso il desiderio di prendersi una pausa dagli allenamenti dopo aver vinto lo scudetto perché si sentiva “molto stanco”.

Per gratitudine per il lavoro che ha svolto, non ho obiettato, anche se avrei potuto chiedergli di onorare il contratto. Gli ho dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo.

Abbiamo quindi cercato un allenatore che potesse sostituire Spalletti, uomo di grande esperienza e prestigio. Sono molto felice di aver scelto Rudi Garcia che sono sicuro farà un ottimo lavoro.

Quando abbiamo dato a Spalletti la possibilità di non vedere il suo contratto, abbiamo chiesto garanzie per questo anno sabbatico, compresa una sanzione in caso di mancato accordo.

Per quanto riguarda la Federazione, sorprende che questa situazione si sia verificata solo poche settimane prima di due partite molto importanti per la Nazionale, a seguito delle dimissioni di Roberto Mancini.

Ci sono due cose da considerare: o non sanno come mantenere buoni rapporti con i dipendenti, che costringono a dimettersi, o non esiste un modo legale per tenerli fino alla fine del loro contratto.

Se la loro scelta è Spalletti, allenatore bravissimo con 25 anni di esperienza ai massimi livelli, al quale offrono tre milioni di euro di stipendio in tre anni, non c’è motivo per non chiedersi perché un milione di euro all’anno non possa essere pagato per liberarlo dai suoi obblighi contrattuali. Non ha senso.

Per il Napoli tre milioni di euro non sono una grossa cifra, e per De Laurentiis ancora meno, ma non è un problema di soldi, ma di principi, che riguarda non solo il Napoli, ma tutto il sistema calcistico italiano, che deve abbandonare il suo atteggiamento dilettantistico e obbedire alle regole.

Se si fa un’eccezione, il calcio non evolverà e i “casi Spalletti” continueranno, proprio come quelle figure autoritarie che non sanno gestire una situazione“, secondo quanto dichiarato da De Laurentiis Calcio Italia.

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Anche se le voci dicono che la sua partenza è stata influenzata da un’offerta di Arabia Saudital’allenatore ha svelato il vero motivo della sua decisione.

“Per me l’Italia è sempre stata la mia priorità. Dopo tanti anni in questo incarico, ricevo diverse proposte che studierò nelle prossime settimane, ma per il momento non c’è nulla di concreto.

Succederà qualcosa quando sarò interessato, ma l’Arabia Saudita non c’entra niente”.ha detto Mancini, per il quotidiano sportivo Corriere dello sport.


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Guiberto Perro

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