La siccità ha bruciato la terra e prosciugato fiumi e torrenti in Europa. I paesi più colpiti

Da bacini artificiali e laghi in secca in Italia, Francia o Spagna, a fiumi impraticabili, una devastante siccità sta colpendo metà del continente europeo.

Il fenomeno sta colpendo economie europee già indebolite, imponendo restrizioni all’accesso all’acqua, minacciando la vita acquatica e provocando incendi distruttivi.

Quest’estate l’Europa ha già perso 660.000 ettari, un record dal 2006, quando sono stati registrati i dati sugli incendi boschivi.

L’incendio, inoltre, non si è limitato, come prima, ai paesi dell’area mediterranea, ma ha interessato anche altre aree, come la Germania o la Slovenia.

Dalla Romania alla Germania e dall’Italia alla Gran Bretagna, la siccità ha bruciato la terra e prosciugato fiumi e torrenti.

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Dr. Bastian Klein, meteorologo presso l’Istituto Federale Tedesco di Idrologia: “Al momento il livello del fiume Kaub è di 40 cm invece di 150 cm e probabilmente scenderà ulteriormente”.

Il livello del Reno è sceso drasticamente

A Bingen, in Germania, contro il limite normale di 2,80 m, il livello del Reno è oggi di soli 32 centimetri, cioè 5 in meno rispetto a ieri. Le navi che trasportano carbone o petrolio non possono navigare al di sotto dei 40 centimetri. Anche le barche pensate per le piccole acque non possono più circolare.

In combinazione con temperature eccessive, le acque poco profonde provocano bassi livelli di ossigeno e migliaia di pesci muoiono.

In Gran Bretagna, il governo ha ufficialmente dichiarato la siccità in gran parte del paese e milioni di persone non possono più innaffiare i loro giardini. Il divieto colpisce altri 15 milioni di persone che vivono nella periferia di Londra.

Le colture cerealicole e orticole sono le più colpite, ma anche le mandrie di bovini o ovini.

Rafael Yus, ecologista: “È imperativo convincere gli agricoltori a trovare soluzioni alternative, a riciclare l’acqua, a cambiare le colture”.

Siccità storica nel nord Italia

Nel sud della Spagna, la provincia di Malaga ha il bacino idrico di Vinuela, lungo 6 chilometri e profondo 100 metri. Attualmente ha solo il 12% del suo normale volume d’acqua.

In tutta la regione, gli agricoltori hanno ucciso centinaia di alberi di mango e avocado perché non c’è abbastanza acqua per tutti loro. Anche gli uliveti e gli agrumeti sono gravemente colpiti.

E il nord Italia sta affrontando una siccità storica. I turisti che sono venuti al Lago di Garda, il più grande del paese, hanno avuto una brutta sorpresa.

Anche il turismo è duramente colpito in Francia. Le regioni del Var e della Provenza erano un paradiso per gli amanti degli sport acquatici, come la canoa e il rafting.

Xavier Cheval, società di noleggio barche: “Il livello dell’acqua è di circa 5-6 metri più basso rispetto all’anno scorso. Dall’inizio di luglio, il numero di turisti si è dimezzato”.

Serena Megna

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