Venerdì la Russia ha criticato l’Unione Europea per aver concesso lo status di candidato alla Bosnia, affermando che faceva parte della spinta dell’Occidente per imporre le sue politiche ai paesi dei Balcani occidentali, riferisce Reuters.
La scorsa settimana i leader dell’UE hanno concordato di concedere formalmente alla Bosnia-Erzegovina lo status di candidato per diventare un membro del blocco dell’UE che attualmente comprende 27 paesi.
“Nel contesto dell’attuale situazione mondiale e della linea espansionistica dell’Occidente, è evidente che questa decisione è stata principalmente determinata dall’obiettivo della totale conquista geopolitica della regione”, ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri russo. Ministro, Maria Zaharova, secondo una dichiarazione rilasciata dall’Ambasciata della Federazione Russa in Bosnia.
La Bosnia si unirà ad Albania, Repubblica di Moldavia, Repubblica di Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia e Ucraina, che hanno già avviato un lungo processo di trattative complesse per adeguare la legislazione locale a quella dell’UE.
I funzionari dell’UE affermano che la decisione di concedere lo status di candidato alla Bosnia-Erzegovina è stata guidata più dal timore che l’instabilità creata dalla guerra in Ucraina potesse estendersi alla regione altamente sensibile dei Balcani occidentali.
L’Occidente è preoccupato per l’influenza della Russia nei Balcani, soprattutto in Serbia e nella Repubblica Srspka (serba) di Bosnia, che si oppongono alle sanzioni contro Mosca.
Maria Zaharova ha affermato che l’UE ha utilizzato i colloqui di adesione per costringere i paesi balcanici ad adottare “automaticamente” la politica estera del blocco, insieme alle decisioni sulle sanzioni, ha affermato l’ambasciata russa in una nota.
La Russia ha anche chiesto la chiusura dell’Ufficio dell’Alto Rappresentante delle Nazioni Unite in Bosnia-Erzegovina, incoraggiando i separatisti serbo-bosniaci a disobbedire alle sue decisioni.
“Intendiamo continuare a lavorare per liberare la Bosnia-Erzegovina sovrana e indipendente da questo antiquato regime di protettorato esterno”, ha aggiunto la dichiarazione russa.
La Russia aveva precedentemente avvertito che avrebbe visto le mosse della Bosnia per aderire alla NATO come un “atto ostile”, ma Mosca finora non aveva criticato le ambizioni europee del paese.
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