Per una settimana ho viaggiato attraverso l’Italia, dal sud al nord del Paese, percorrendo più di 1500 chilometri.
Questo è esattamente il percorso seguito dalla maggior parte dei fuggitivi rumeni, che generalmente si dirigono verso sud, nel barese o nel napoletano, per poi stabilirsi nel nord, più ricco e pulito.
Chi sono i rifugiati dall’Italia?
L’elenco comprende 12 nomi, ex ministri, alti funzionari pubblici, sindaci, ufficiali di riserva e uomini d’affari.
1. Dario Valcov. Ex ministro delle finanze e sindaco di Slatina. È stato condannato a 6 anni di carcere con esecuzione per traffico di influenza e riciclaggio di denaro. Adesso vive a Milano.
2. Minel Prina. Ex sindaco della città di Slatina. È stato condannato a 4 anni e 6 mesi per traffico di influenza. Adesso vive a Milano.
3. Daniele Dragomir. Ex colonnello dello SRI. È stato condannato a 3 anni e 10 mesi con l’esecuzione per corruzione. Attualmente vive a Formigine, in provincia di Modena.
4. Ionel Arsène. Ex presidente del consiglio dipartimentale di Neamț. È stato condannato a 6 anni e 8 mesi con l’esecuzione per traffico di influenza. Vive a Provaglio d’Iseo, provincia di Brescia.
5. Alina Bica. Ex capo della DIICOT, la procura antimafia rumena. È stata condannata a 4 anni di carcere con esecuzione capitale per aver favorito il criminale. Attualmente vive a Bari
6. Marian Zlotea. Ex direttore dell’Autorità Nazionale per la Salute Veterinaria e la Sicurezza Alimentare (ANSVSA). È stato condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere per corruzione. Attualmente vive a Bologna
7. Mario Iorgulescu. Figlio di Gino Iorgulescu, presidente della Lega calcio professionistica (LPF). È stato condannato a 15 anni di carcere con esecuzione per omicidio. Attualmente vive a Brescia
8. Dragos Savulescu. Uomo d’affari. È stato condannato a 5 anni e 6 mesi nel caso di restituzione illegale delle spiagge di Mamaia. Adesso vive a Milano.
9. Sorin Strutisskij. Uomo d’affari. È stato condannato a 10 anni e otto mesi per corruzione. Sta scontando la pena nel carcere di Monttoria a Verona.
10.Romeo Albu. Uomo d’affari. È stato condannato a 6 anni di carcere con esecuzione per atti di corruzione nel caso dell’ex sindaco della capitale, Sorin Oprescu. Attualmente vive a Pozzuoli, nel Napoli.
11.Cornel Bogdan Popa. Ex direttore dell’Amministrazione dei Cimiteri del Comune di Bucarest durante il mandato di Sorin Oprescu. È stato condannato a 11 anni e 6 mesi per corruzione. Sta scontando la pena nel carcere di Monttoria a Verona.
12.John Bene. Uomo d’affari. È stato condannato a 6 anni di carcere per corruzione. Attualmente vive a Bari. Rimase recluso per un anno nel carcere di Turi a Bari.
Durante il nostro viaggio documentario, siamo arrivati a Bari, nel sud dell’Italia, per incontrare l’avvocato preferito dai fuggitivi rumeni, Cristian Di Giusto.
Il suo studio legale si trova in Sydney Sonnino Street, al piano terra di un edificio residenziale che ospita anche uffici, anche pubblici. Non avendoci risposto nessuno, gli abbiamo inviato via email una serie di domande alle quali l’avvocato italiano non ha risposto.
Non ha risposto come è finito a diventare l’avvocato preferito dei profughi rumeni in Italia, quanti clienti rumeni ha avuto o ha ancora oggi, quali sono le differenze fondamentali tra le carceri della Romania e quelle dell’Italia, né se beneficia di vantaggi politici politiche. o altri collegamenti oltre alla Corte d’Appello di Bari o ad altri Tribunali.
L’avvocato di Alina Bica
Di Giusto ha 46 anni ed è appassionato di barche a motore. Esercita l’attività di avvocato penalista da 21 anni.
Ha vinto numerose cause avanti la Corte d’Appello di Bari, sua città natale dove si è laureato all’età di 24 anni presso l’Università di Giurisprudenza.
Anche Alina Bica, ex capo dell’Antimafia (della Direzione investigativa sulla criminalità organizzata e il terrorismo del DIICOT) della Romania ha visitato il suo ufficio.
Secondo il fascicolo giudiziario visionato da Newsweek Romania, Di Giusto è riuscito a cancellare il suo mandato di estradizione in Romania.
“A seguito dell’arresto, la polizia giudiziaria (…) ha proceduto, alla presenza di un interprete di lingua rumena e difensore di fiducia dell’arrestato, l’avvocato Cristian Di Giusto, all’identificazione personale della persona indicata nel MAE (European mandato di cattura), convalidare l’arresto e l’applicazione della misura detentiva fissando l’udienza a porte chiuse al 09.11.2020 per la decisione di consegna”, secondo la sentenza della Sezione III Penale della Corte d’Appello di Bari del 2020, con il quale è stata respinta la richiesta delle autorità rumene di consegnare Alina Bica, che aveva chiesto di scontare la pena in Italia.
Frase commutata
Tre anni dopo, il 2 marzo 2023, il tribunale di sorveglianza della stessa Corte d’Appello di Bari ha commutato la pena detentiva di Alina Bica in Romania in una pena molto più leggera.
Ora può uscire di casa tra le 7:00 e le 21:00 con l’accordo delle autorità italiane e lavorare.
“È fatto assoluto divieto all’affidato (cioè alla persona alla quale è indirizzata la sentenza giudiziaria) di restare fuori casa dopo le ore 21 e di uscire prima delle ore 7,00, salvo autorizzazione del Magistrato di Sorveglianza e con la eccezione dei motivi di lavoro o di salute, da comprovare UEPE (no Uffici Esterni della Polizia Criminale)”, indica la sentenza del tribunale italiano con cui Bica viene liberato dalla pena. in Romania.
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