“La nave più bella” farà il giro del mondo per 2 anni per promuovere l’enogastronomia italiana / Foto: Pixabay di Danny See Chuan Seng
La “nave più bella” si prepara a circumnavigare il mondo per promuovere l’enogastronomia italiana.
Una nave intitolata all’esploratore italiano Amerigo Vespucci si imbarcherà in un viaggio di due anni per promuovere l’enogastronomia italiana, riferisce Il guardiano. E’ un’iniziativa del governo di Giorgia Meloni che rientra nella nuova strategia di espressione nazionalista dell’identità italiana.
La nave, costruita nel 1930 e definita “la nave più bella del mondo”, salperà il 1° luglio “per portare nel mondo il made in Italy e le eccellenze del nostro Paese”, secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Le forze armate sono sul campo per proteggere il patrimonio culturale ed economico italiano”, ha aggiunto Crosetto.
Lo ha annunciato a una fiera del vino italiano a Verona la scorsa settimana, un evento a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e altri ministri che hanno posato insieme per delle foto sorseggiando un drink che Meloni ha descritto non solo come un fenomeno economico, ma anche “un fondamentale elemento della nostra identità”.
Un veliero parte per un giro del mondo ‘Made in Italy’ per promuovere l’identità nazionale: il governo di destra di Giorgia Meloni mette l’enogastronomia al centro della sua espressione nazionalista
Una nave alta che prende il nome dall’esploratore italiano Amerigo Vespucci… https://t.co/jXLOzUQciV #Vino #Venire
— #WineGuru ???? (@RealWineGuru) 10 aprile 2023
Caratteristiche nazionaliste del governo guidato da Giorgia Meloni
Quasi sei mesi dopo essere salito al potere, cominciano a manifestarsi le caratteristiche più nazionaliste del suo governo. Giorni prima della fiera del vino, dove Meloni ha lanciato l’idea di una scuola del “Made in Italy”, il governo ha approvato un disegno di legge che vieta i cibi prodotti in laboratorio, compresa la carne artificiale. Nonostante i numerosi studi sui cosiddetti benefici ambientali che gli alimenti a base cellulare possono portare, Francesco Lollobrigida, ministro italiano dell’Agricoltura, ha affermato: “I prodotti di laboratorio, a nostro avviso, non garantiscono la qualità, il benessere e la protezione delle la nostra cultura, la nostra tradizione”.
Insoddisfazione per i termini di derivazione inglese
Il cibo, che è stato a lungo utilizzato dai partiti di destra italiani come simbolo di identità culturale, non è l’unica cosa che il governo vede come minacciata.
Insoddisfatto di termini inglesi come “smart-working”, “manager” o “babysitting” che contaminano la lingua italiana, Fabio Rampelli, deputato dei Fratelli Meloni d’Italia, ha proposto una legge che vieta l’uso dell’inglese nelle comunicazioni ufficiali, i colpevoli saranno passibili di una multa fino a 100.000 euro.
Alcuni critici paragonano questa iniziativa al progetto di “recupero linguistico” di Benito Mussolini, che mirava a preservare la lingua italiana.
Cosa dicono gli esperti
Resta da vedere se il piano di Rampelli si realizzerà, ma il discorso che lo circonda, insieme a un focus sul Made in Italy, ha distolto l’attenzione da questioni più grandi.
«La costruzione dell’identità è tipica della destra, anche se non è solo una cosa italiana. Però vedo solo tanta comunicazione e poca sostanza. Ad esempio l’idea della Meloni per una scuola Made in Italy non è poi così male, ma quello sul miglioramento della scuola e sulla dignità degli insegnanti – che sono tra i meno pagati d’Europa – in primis?” ha detto Emiliana De Blasio, docente di sociologia alla Luiss di Roma.
De Blasio vede l’enfasi sul “Brand Italia” come un segno della posizione ideologica del governo, piuttosto che un tentativo di fermare il progresso.
Sofia Ventura, docente di politica all’Università di Bologna, ha dichiarato: “Promuovere l’Italia nel mondo è una cosa sacra e ha un valore… ma c’è gente intorno alla Meloni che ha questa ossessione per l’italianità, che viene da un mondo dove non c’è è un forte senso di rivalità la proposta di Rampelli è ridicola… però si tratta anche in parte di non voler turbare la sensibilità di una certa fazione del partito o dell’elettorato, poi fanno questo gioco ambiguo”.
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