Stato di emergenza a Lampedusa, a causa del numero record di migranti sbarcati sull’isola italiana. Secondo i media italiani, in un solo giorno sono arrivate quasi 7mila persone dalla Libia e dalla Tunisia. Il massiccio afflusso di migranti ha già causato vittime, scrive la stampa estera. Un bambino di cinque mesi è morto nella notte tra martedì e mercoledì durante un’operazione di salvataggio.
Il centro di accoglienza dell’isola, che può ospitare fino a 400 persone, è completamente sovraffollato: più di 6.000 persone hanno raggiunto la riva in sole 24 ore, afferma la Croce Rossa Italiana. La polizia locale è dovuta intervenire in forze in più occasioni per controllare le centinaia di migranti che chiedevano di lasciare la piattaforma. A riprova della gravità della situazione, mercoledì sera il sindaco dell’isola ha dichiarato lo stato di emergenza. Per ridurre la sovrappopolazione, le autorità italiane iniziarono a trasferire gradualmente i migranti in altre città italiane.
Il massiccio afflusso di migranti non preoccupa solo Roma. Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha affermato ieri che per risolvere il problema è necessario il coinvolgimento dell’intero continente.
“Gli sforzi devono essere condivisi da tutti i paesi europei. Non è solo un problema dei paesi che accolgono i migranti. L’afflusso è un problema del continente europeo e in particolare dell’Unione europea, e devono esserci meccanismi di solidarietà e di condivisione dei compiti che sono efficaci in questo senso.
L’isola di Lampedusa è il primo scalo in Italia per le persone provenienti dal Nord Africa, ma dal 2017 non registrava un simile afflusso. Secondo i dati del Viminale, dall’inizio di quest’anno sono circa 118.500 i migranti che hanno raggiunto via mare la penisola. Purtroppo più di 2.000 persone, tra cui 289 bambini, sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
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