La Commissione presenta il piano d’azione dell’UE sulla rotta del Mediterraneo orientale

La Commissione Europea ha presentato ieri, 18 ottobre, a Piano d’azione dell’UE sulla rotta del Mediterraneo orientaleche contiene misure operative relative alla gestione della migrazione su questa rotta e integra i piani d’azione già presentati la rotta dei Balcani occidentali, la rotta del Centro-Mediterraneo, la rotta del Mediterraneo occidentale e la rotta atlantica.

Questo piano d’azione è in linea con l’impegno assunto dalla presidente von der Leyen nella sua lettera al Consiglio europeo del 29-30 giugno 2023 di presentare un piano d’azione sulla rotta del Mediterraneo orientale. Il documento viene presentato in vista del prossimo incontro del Consiglio Giustizia e Affari Interni del 19 ottobre e del Consiglio Europeo del 26 e 27 ottobre.

In questo piano d’azione vengono presentate 29 misure operative specifiche, strutturate attorno a quattro assi principali.

1. Prevenire le partenze irregolari, contrastare il traffico di migranti e garantire percorsi di migrazione legaleAttraverso:

  • rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e transito in Asia e Africa, nonché con la Turchia per combattere il traffico di migranti;
  • l’attuazione delle misure del toolbox sugli operatori dei trasporti;
  • creare opportunità di migrazione legale, in particolare attraverso partenariati volti ad attrarre talenti;
  • sforzi sostenuti per reinsediare i rifugiati bisognosi di protezione internazionale;
  • rafforzare la cooperazione tra Europol, Frontex ed Eurojust.

2. Consolidamento di una gestione efficace delle frontiere lungo la rotta del Mediterraneo orientale, compresi i paesi di origine e di transito, in:

  • sostenere le capacità di gestione delle frontiere sul confine orientale della Turchia;
  • rafforzare e migliorare la gestione e il controllo delle frontiere, anche alle frontiere terrestri e marittime esterne dell’UE;
  • intensificare la cooperazione regionale con i partner del vicinato meridionale;
  • incoraggiare una rinnovata cooperazione tra Frontex e la Turchia;
  • migliorare la consapevolezza situazionale alle frontiere marittime, in collaborazione con Frontex.

3. Rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e transito in materia di rimpatrio e riammissione. Pertanto, l’Unione Europea:

  • continuerà il suo impegno con la Turchia per promuovere la piena ed efficace attuazione della dichiarazione UE-Turchia e dell’accordo di riammissione UE-Turchia;
  • intensificherà i ritorni dall’UE;
  • coordinare azioni diplomatiche congiunte con i paesi terzi di origine e di transito, in particolare in Asia meridionale e Africa.

4. Garantire una gestione efficace della migrazione, migliorare le procedure di asilo e sostenere la creazione di sufficienti capacità di accoglienzaAttraverso:

  • aiutare gli Stati membri a garantire un’adeguata capacità di accoglienza per bambini e adulti;
  • stanziare risorse nazionali sufficienti per gestire la migrazione;
  • accelerare l’attuazione dei trasferimenti nell’ambito del meccanismo di solidarietà volontaria;

proseguire la cooperazione con la Turchia per rafforzare i suoi sistemi di asilo e accoglienza.

Questo piano d’azione si basa su misure esistenti come la cassetta degli attrezzi del corriere, che affronta il tema dell’uso dei mezzi di trasporto commerciali per facilitare l’immigrazione irregolare verso l’UE, e su vari progetti volti a contrastare il traffico di migranti. Il piano rafforza inoltre la cooperazione tra la Commissione, le agenzie dell’UE (Frontex, EUAA, Europol) e le autorità degli Stati membri nel campo della migrazione e della gestione delle frontiere.

Prossimi passi

La Commissione presenta questo piano d’azione in vista della prossima riunione del Consiglio Giustizia e Affari interni del 19 e 20 ottobre e del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre.

L’UE e gli Stati membri dovranno collaborare per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel piano d’azione e garantirne l’effettiva attuazione. La rendicontazione e il monitoraggio attraverso i meccanismi esistenti della Commissione e del Consiglio sono due elementi essenziali. Questo piano d’azione fa parte di un approccio più ampio dell’UE volto ad allentare la pressione sugli Stati membri lungo le diverse rotte migratorie.

La Commissione continua a monitorare attivamente la situazione lungo le diverse rotte migratorie ed è pronta ad agire rapidamente per rispondere ai nuovi sviluppi.

Questo piano d’azione non pregiudica la relazione che l’Alto Rappresentante e la Commissione presenteranno sullo stato attuale delle relazioni tra l’UE e la Turchia, come concordato al Consiglio europeo del giugno 2023.

Contesto

Nel 2022 sono stati rilevati 43.906 attraversamenti irregolari delle frontiere lungo la rotta del Mediterraneo orientale, con un aumento del 113% rispetto al 2021. Grecia e Cipro sono state particolarmente esposte a una maggiore pressione migratoria nel 2022, con arrivi in ​​aumento rispettivamente dell’89% e del 123% rispetto al 2021 Nel 2022, i trafficanti di migranti hanno sfruttato ulteriormente la rotta tra la Turchia e l’Italia, con gli arrivi in ​​Italia in aumento del 22% e superiori agli arrivi in ​​Grecia.

Ulteriori informazioni

Piano d’azione per la rotta del Mediterraneo occidentale e dell’Atlantico

Il piano d’azione per la regione dei Balcani occidentali

Il piano d’azione per la regione del Mediterraneo centrale

Un nuovo patto su migrazione e asilo

Tarso Mannarino

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